Cosa vedere a Bergen: Stavkirke di Fantoft

Sono tornata da Bergen ieri notte e oggi eccomi qua, reduce di una giornata di lavoro e pronta a sfornare questo mio primo post sulla Norvegia. Ho deciso di iniziare a raccontarvi questa splendida città portuale partendo proprio dalla bellissima Stavkirke di Fantoft, una meravigliosa chiesa medievale costruita interamente in legno, con una storia interessante e particolare.

La parola norvegese “stavkirke” si può tradurre in italiano come “chiesa a pali portanti”. Con questo termine vengono indicate le chiese medievali costruite interamente in legno, edifici tipici e caratteristici del medioevo norvegese. Nonostante la loro antichità, la loro preziosità culturale e la loro bellezza, con il passare dei secoli questi edifici vennero ritenuti obsoleti e progressivamente sostituiti. Delle migliaia di stavkirke costruite, oggi in Norvegia ne restano in piedi solo 29. Un vero peccato.

stavkirke di fantoft bergen

La Stavkirke di Fantont originalmente fu eretta nel 1150 a Fortun, un piccolo villaggio affacciato sullo spettacolare Sognefjord. La stavkirke fu una delle poche sopravvissute a una vera e propria demolizione di massa. A fine ‘800, il console Gade la acquistò, la fece smontare e la trasportò a Fantoft, nel luogo dove si trova ancora oggi, a circa 5 km dal centro di Bergen.

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La copertina dell’album Aske

La sua storia travagliata, però, non finisce qui. Nel 1992, infatti, la chiesa fu data alle fiamme dal musicista norvegese Vark Vikernes, in arte Burzum. Gli amanti del metal estremo (io non rientro nella categoria, nonostante conoscessi già la storia) sicuramente sapranno di chi parlo. Vikernes era ed è senza dubbio un personaggio singolare: solitario, amante delle armi e ossessionato dalla mitologia norrena. All’età di 17 anni, si avvicinò alla scena musicale black metal norvegese e iniziò a suonare nella band di Euronymous, un altro musicista parte della cosidetta “Black Metal Mafia”, un gruppo di persone che dissacrava cimiteri e incendiava chiese cristiane, inneggiando al paganesimo e venerando l’antica religione dei vichinghi. La mattina del 6 giugno 1992 Vikernes, per dimostrare di non essere solo un quacquaraquà, diede fuoco a questo capolavoro medievale, lasciando intatto solo lo scheletro principale. L’ironia della sorte volle che Vikernes, nonostante si vantasse in giro dell’incendio appiccato, fu arrestato ma presto scarcerato per mancanza di prove concrete.
Epilogo della storia: nel 1993, Vikernes pubblicò il suo primo album. La copertina non è altro che lo scheletro della Stavkirke di Fantoft. Nel 1994, Vikernes fu condannato a 21 per l’omicidio del suo nemico/amico Euronymous.

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Dettaglio della stavkirke e del bosco

Fortunatamente, la stavkirke di Fantoft fu ricostruita nel 1997, mantenendo rigorosamente la struttura originale. Ho letteralmente amato questa particolare costruzione in legno completamente circondata dagli alberi. La mia emozione era certamente evidente, anche in questo momento, mentre scrivo, ho l’espressione beata e sognante. Il bosco attorno alla chiesa crea un’atmosfera unica, regala quasi un senso di protezione a questa bella e sfortunata stavkirke, che sembra non trovare mai pace.

stavkirke di fantoft bergen

La stavkirke in tutta la sua bellezza

Ho trovato questo luogo incantevole e semplice allo stesso tempo, di una bellezza unica senza dover per forza ricorrere allo sfarzo. La chiesa sembrava quasi parte integrante del bosco, come se la mano dell’uomo fosse totalmente inesistente. Non eravamo gli unici visitatori, ma tra di noi aleggiava una sorta di silenzio mistico, interrotto solo dal fruscio delle foglie mosse dal vento. Io sono atea, ma davanti a questi luoghi pregni di spiritualità rimango sempre a bocca aperta e riesco sempre a capire il lato bello della religione, ovvero il senso di comunione e di condivisione. Peccato, però, che spesso vengano a meno questi valori e prevalgano le differenze, ma questo post non è la sede adatta per discuterne.

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Stavkirke di Fantoft

Come arrivare alla Stavkirke di Fantoft

Dal centro di Bergen, prendete il tram bybanen fino alla fermata “Fantoft”. Una corsa costa 36 corone norvegesi (circa 3,50€) e il biglietto vale per 1 ora e 30 minuti. L’ingresso alla Stavkirke costa 60 corone (poco più di 6€). Se avete la Bergen Card – altamente consigliata – l’ingresso è gratuito, così come la corsa in tram.

Questo è il secondo post di fila che dedico alle chiese, la settimana scorsa vi avevo portato in Romania, alla scoperta delle bellissime chiese fortificate della Transilvania. Avrò una crisi mistica in corso? Scherzi a parte, adoro chiese e monasteri, soprattutto se remoti e fuori dall’ordinario.
Avete mai visitato un luogo altamente mistico e/o spirituale? Aspetto le vostre risposte!

37 pensieri su “Cosa vedere a Bergen: Stavkirke di Fantoft

  1. Silvia - The Food Traveler ha detto:

    Bergen! La adoro 😍 Però non sono mai stata alla stavkirke. Che storia travagliata, tra l’altro. Sul sognefjord ero stata a undredal e anche lì c’è una stavkirke meno spettacolare e famosa per essere la più piccola di tutta la Norvegia (forse addirittura della Scandinavia ma ora non ricordo).
    Non vedo l’ora di leggere anche il resto del tuo viaggio a Bergen!

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  2. Alessia ha detto:

    ma che spettacolo! quelle decorazioni mi hanno fatto ricordare dei draghi, sembra quasi una nave vichinga in mezzo al bosco. deve essere stato meraviglioso trovarsela davanti! se riuscirò ad andare a Bergen (cosa che mi auguro) devo andare a vederla!

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  3. L'OrsaNelCarro Travel Blog ha detto:

    Azz sei stata in Norvegia O_O e lo scopro solo adesso! *_*
    Beh singolare la storia che ci hai raccontato, come del resto singolare è l’architettura della chiesa.
    Ma no, due post tematici di fila non sono preoccupanti Giù.
    Se invece mentre sei sovrappensiero canticchi “GrazieSignoreGrazie” allora si! 😛

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  4. inworldshoes ha detto:

    Bergen, Bergen…il nome mi risuona in testa da mesi ormai!
    Non avevo proprio idea che esistesse una chiesa simile nei dintorni della città. La mia conoscenza si esaurisce al centro storico ed ovviamente non vedevo l’ora di saperne di più leggendo i tuoi articoli ! E’ bellissima ed è vero che sembra parte integrante del bosco….<3

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  5. Claudia B. Voce del Verbo Partire ha detto:

    Ho letto senza respirare il tuo post Giulia. e ti ringrazio per avermi fatto conoscere un luogo magico, mistico, pregno di sensazioni e storia. Una storia non certo facile, ma di certo da prime pagine.
    Mi allineo anche alla tua riflessione sul ruolo della religione…ma dopo millenni oramai non mi stupisco più di nulla. No, non è vero. Ma lo dico per non incavolarmi più di così.
    Luogo davvero sensoriale. Sembra sul serio che, quella struttura, emerga dal bosco e ne faccia parte 🙂
    Baci,
    Claudia B.

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  6. mariacarla ha detto:

    Bellissima questa chiesa. Non sapevo che ce ne fossero solo così poche. Sono rimasta affascinata dai tetti. Unici! Deve essere veramente un luogo magico . Chissà come deve essere suggestivo anche in inverno con tutta la neve

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  7. vagabondele ha detto:

    Un sogno che spero di poter presto realizzare!
    Il mio solo problema è che… Ogni volta che ti leggo farei la valigia!!!
    E l’elenco dei luoghi che mi fai scoprire ogni volta si allunga sempre più!!

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  8. ladiesarebaking ha detto:

    Ogni volta che leggo post sui paesi nordici, sogno! Vorrei tanto andarci prima o poi, ma la verità è che sono un po’ carucci e alla fine opto per mete più alla mia portata 😅! Detto questo, cosa non è questa Chiesa 😍 Il fatto che ne siano rimaste solo 29 così, mi fa rattristire un po’ e mi fa pensare che devo muovermi a visitare la Norvegia il prima possibile!!! Comunque un bel tipetto questo Vikernes 😳

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  9. robisceri ha detto:

    Mai stata a Bergen! La chiesa sembra meravigliosa (adoro le chiese nordiche: hanno un che di fiabesco e le storie come quella che ci hai raccontato tu rafforzano la mia idea). Grazie 🙂

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  10. Viaggiare con Laura ha detto:

    Non sono mai stata a Bergen, ma dalle foto l’ho sempre catalogata come paese/città sul mare dagli edifici colorati. Sapere della presenza di queste splendide chiese di legno, aumenta la mia voglia di visitarla….#unavitanonbasta….

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