casa di jim thompson bangkok

La Casa di Jim Thompson a Bangkok

Qualche mese fa, ho pubblicato un post pieno di perplessità su Bangkok, una città che a me non ha convinto al 100%. Nonostante sia ormai passato un anno dal mio viaggio in Thailandia, ancora non ho capito come pormi nei confronti della capitale del paese. Mi è piaciuta? Non mi è piaciuta? Ancora non lo so. Una cosa, però, la so di certo: ho adorato la Casa di Jim Thompson.

Spesso lasciata da parte tra le mille cose da vedere a Bangkok, la casa di Jim Thompson è a mio parere una delle attrazioni più interessanti, sia per chi ama l’arte e l’architettura, sia per chi è alla ricerca di misteri e storie da brivido.

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Photocredits: Twang_Dunga – Flickr

Chi era Jim Thompson?

Jim Thompson fu un uomo dalla vita poliedrica e affascinante, degna di un romanzo d’avventura/noir. Nato negli Stati Uniti, Thompson studiò architettura a Princeton. Esercitò la sua professione con un discretto successo sino allo scoppio della Seconda guerra mondiale. A quel punto, il giovane imprenditore si arruolò prima nell’esercito e poi successivamente entrò a far parte dei servizi segreti statunitensi. Dopo diverse missioni all’estero – prima in Nord Africa poi in Sri Lanka – nel 1945 Thompson approdò in Thailandia. Una volta ottenuto un congedo dall’esercito, Thompson si stabilì in pianta stabile a Bangkok, dove si dedicò alla produzione e al commercio della seta, rivoluzionando letteralmente l’industria tessile thailandese.

Thompson purtroppo scomparve in circostanze misteriose nel 1967, nel pieno della sua attività. Le sue tracce si persero in Malaysia, durante una breve vacanza. Il suo corpo non fu mai ritrovato. A oggi, le cause della sua scomparsa sono sconosciute, c’è chi specula su un possibile omicidio da parte di rivali in affari, c’è chi invece crede che sia sparito volontariamente, per una missione top secret.

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Photocredits: Flora Hung

Cosa vedere a Bangkok: Casa di Jim Thompson

Il fascino della casa è degno del suo proprietario. Questo splendido edificio affacciato su un klong – un canale – è in realtà l’insieme di sei case in legno di tek tipiche thai, provenienti dall’antica capitale Ayutthaya. Thompson mescolò lo stile europeo con quello thailandese, ottenendo un’abitazione elegante ed eclettica allo stesso tempo.

Le case sono leggermente sopraelevate, sia per facilitare la circolazione d’aria sia per prevenire danni durante la stagione delle piogge. All’ingresso di ogni porta, si trova un piccolo gradino, che impedisce agli spiriti cattivi di entrare in casa. In Thailandia la componente animistica è molto forte, non è difficile incontrare delle casette degli spiriti. Si trovano ovunque, dai ristoranti agli hotel. Secondo la credenza, queste piccole abitazioni servono a placare gli spiriti inquieti, dando loro modo di riposare. Anche nel giardino della Casa di Jim Thompson si trova una casetta degli spiriti, proprio per rimarcare il suo amore e il suo contatto diretto con la cultura del luogo.

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Jim Thompson fu anche un grande appassionato d’arte. Tra le stanze della sua abitazione, è possibile vedere oggetti antichi, porcellane, manufatti, statue del Buddha e tantissimi altri prodotti d’artigianato, acquistati durante i suoi numerosi viaggi all’interno del paese.

Questa casa-museo è una vera e propria oasi di pace, un luogo dove il traffico e il caos di Bangkok sembrano appartenere a un altro pianeta. Il rumore dell’acqua si fonde perfettamente con i profumi del giardino tropicale, regalando così un senso di tranquillità e calma interiore.

La casa si può visitiare solo tramite visita guidata e non sono permesse foto all’intero, o almeno così ci hanno chiesto. Mi è piaciuto molto anche il fatto che venga chiesto di togliersi le scarpe all’ingresso, l’ho trovata una cosa molto intima, come per dire “Benvenuti a casa mia”. Camminare scalzi mi infonde sempre un senso di libertà e comunione con la natura, due elementi chiave in un luogo affascinante e pieno di spiritualità come la Casa di Jim Thompson.

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Photocredits: margarita_red2006

Che dire di più, se passate da Bangkok non sacrificate questa casa-museo. Non sarà spettacolare come il meraviglioso Buddha sdraiato o mastodontica come il Palazzo Reale, ma riesce a difendersi bene. Visitare la casa di Jim Thompson regala un’ora di pace e serenità prima di tornare nel caos della capitale thailandese.

Come arrivare alla casa di Jim Thompson

Scendete alla fermata dello Sky Train “National Stadium”. Da qui, lasciatevi alle spalle i centri commerciali e tenete la destra. La via si chiama Soi Kesemsan 2, una laterata del vialone Rama I. Ci sono dei cartelli che indicano la via, non è difficile da trovare.

Avete mai visitato una vera e propria oasi di pace? Raccontatemi pure!

17 pensieri su “La Casa di Jim Thompson a Bangkok

  1. katyonabc ha detto:

    Che bella chicca Giulia! Non conoscevo il personaggio. La Thailandia è una delle mete dei miei sogni. E a Bangkok mi piacerebbe tanto vedere la casa dove visse Tiziano Terzani con la famiglia. 😊

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  2. Claudia B. Voce del Verbo Partire ha detto:

    Ho già messo in conto la visita, sia perché mi interessa ed incuriosisce, sia perché il nostro hotel è a due passi. Sarei pazza a non approfittarne!
    Giulia perdonami, ma le foto non si possono fare solo negli interni, oppure anche nei giardini!
    Claudia B.

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  3. Paola ha detto:

    Avevo visitato la casa di Jim Thompson qualche anno fa e mi aveva affascinato moltissimo. Avevo adorato il suo stile tradizionale e mi ero goduta la tranquillità del luogo. Secondo me è imperdibile per chi visita Bangkok

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  4. Alessia ha detto:

    Articolo originalissimo Giulia, credo di non aver mai sentito parlare di questo personaggio né della sua casa tra le cose da vedere a Bangkok. Ora però mi vado a leggere perché non ti è piaciuta che sono curiosa (io non ci sono mai stata, ma spero sempre di tornare presto in Asia). Luogo di pace assoluta, ti rispondo subito: Padiglione d’Oro a Kyoto ❤

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  5. Giulia M. ha detto:

    Ho già letto altri post sulla casa di Jim Thompson e ogni volta si riconferma la mia curiosità per essa! Non so se/quando andrò in Thailandia ma sembra davvero un luogo dal fascino particolare.

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