Polignano a Mare e le sue poesie

Torno a farmi viva dopo una settimana di pura latitanza, vissuta in famiglia e in ottima compagnia. Come anticipato sulla pagina Facebook di Viaggiare con gli occhiali, prima di approdare nel mio amato Salento, io e il mio compagno ci siamo concessi una piacevole sosta. In realtà non siamo andati molto lontano, ci siamo fermati a fare un giro a Polignano a Mare, un bellissimo borgo in provincia di Bari a picco sul Mar Adriatico.

Il borgo è famoso, oltre per la sua bellezza scenografica, per le decine di poesie che decorano il centro storico, trasformando il paese in un libro a cielo aperto. Leopardi, Flaubert, Tasso e molti altri poeti si incontrano tra le case bianche e le vie strette, tipiche di questi borghi del Sud. Le poesie di Polignano a Mare sono una vera e propria chicca da vedere in Puglia.

L’autore di queste vere e proprie opere d’arte è Guido il Flâneur, un pugliese DOC amante della letteratura. Appassionato di poesia e affascinato dal mare, Guido ha deciso di unire le sue due più grandi passioni e rendere la sua opera immortale, tra le strade di questo bellissimo paese.

Uno dei versi più belli che accompagnano la nostra passeggiata è proprio dell’autore dei famosi graffiti: “Qui il mio gemello mare ha ingigantito la mia libertà”, una dichiarazione d’amore a tutti gli effetti alla sua magnifica terra.

cosa vedere in puglia: polignano a mare

Alcuni versi hanno un significato immediato e sono poste in punti strategici. Proprio vicino a una meravigliosa terrazza dove si vede la famosa spiaggia di Polignano, troviamo le parole di Leopardi: “e il naufragar m’è dolce in questo mare”, ponendo sempre l’acqua – reale o metaforica – al centro delle opere di Guido. Alcune scritte, invece, giocano sulle parole e sulla loro importanza, come la frase di Neruda “La parola è un’ala del silenzio”, mentre altre invece raccontano la poesia in tutte le loro forme: citando Alda Merini, il Flâneur scrive: “La casa della poesia non avrà mai porte”.

cosa vedere in puglia: polignano a mare

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Camminando per le vie di Polignano a Mare, si possono leggere anche tantissimi inni alla vita come “Gracias a la vida, que me ha dado tanto” di Violeta Parra o “Nella vita niente deve essere temuto, ma solo capito; è tempo di temere di meno e capire di più” di Marie Curie.

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Le poesie di Polignano a Mare sono una particolarità che non smette mai di stupire e attrarre viaggiatori incantati da queste casette bianche così in contrasto con il blu elettrico del mare. Io stessa sono rimasta sorpresa, sapevo che Polignano mi sarebbe piaciuta ma non immaginavo l’avrei apprezzata così tanto. Nonostante stia diventando una meta sempre più popolare, Polignano a Mare sembra aver conservato una certa autenticità che si può notare soprattutto nelle piccole cose: i panni perennemente stesi, i pomeriggi caldi e pigri, l’esercito di “nonne” che osserva il paese sapendo tutto di tutti, le piccole botteghe di artigiani e i mazzi di carte sul tavolino del bar, proprio come se il tempo si fosse fermato.

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Per concludere, un’impareggiabile ironia tutta nostrana, mista a una punta di ammirazione e amore per il proprio paese. Cosa avrebbe detto il mitico Mark Twain se avesse visto Polignano? Ce lo dice Guido il Flâneur:

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Qual è il luogo più poetico che abbiate mai visitato? Aspetto le vostre risposte!

 

 

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