L’Abbazia di Tihany è una delle tante attrazioni in Ungheria che ho sempre voluto visitare, ma per un motivo o per l’altro ho sempre rimandato. Questa volta, invece, ci siamo messi d’impegno e ce l’abbiamo fatta! Una vera e propria chicca da non perdere in Ungheria, affacciata direttamente sul lago Balaton.

Antefatto: sabato sera pigro, cerchiamo cosa fare l’indomani – lago o piscina all’aperto? – smanettando un po’ con il cellulare. Improvisamente, arriva l’illuminazione: troviamo un car sharing (in Ungheria non usano BlaBlaCar ma un’altra applicazione chiamata Oszkar) da Budapest a Tihany, per circa 7€ a persona. Inoltre, il punto d’incontro è a 10 minuti a piedi da casa, un sogno! Prenotiamo velocemente, prepariamo i panini, mettiamo il costume nello zaino e andiamo a dormire contenti.

L’abbazia di Tihany si trova, appunto, sul promontorio più estremo della penisola di Tihany. Il lago Balaton ha una forma piuttosto caratteristica: stretto e lungo, longilineo e affusolato. Proprio al centro, sulla sponda settentrionale, si trova una piccola e coraggiosa penisola, dove svetta il piccolo centro abitato di Tihany con la sua famosa abbazia.

Abbazia di Tihany

Un po’ di storia
Il monatero benedettino di Tihany fu fondato nel lontano 1055, quando la capitale del Regno d’Ungheria era ancora Esztergom (vi ricordate?). La chiesa fu ben presto dedicata a Sant’Aniano di Orléans, il vescovo che insieme al generale Ezio sconfisse gli Unni guidati dal terribile Attila. Ben presto, l’area di Tihany, precedentemente chiamata “Óvár”, iniziò a brulicare di piccoli villaggi indipendenti. Purtroppo, molti vennero totalmente rasi al suolo dall’invasione turca. Chiaramente, anche la struttura originaria dell’abbazia non riuscì a sopravvivere alle peripezie della storia, andando a fuoco ben due volte in due secoli. Nel 1754, miracolosamente, riuscirono a restaurare completamente il monastero, dandogli l’aspetto che ancora oggi vediamo. I benedettini sono riusciti a tornare in possesso dell’abbazia solo nel 1993.

Le due torri

Cosa vedere in Ungheria: Abbazia di Tihany
L’abbazia di Tihany non è famosa solo per la sua bellezze e per il suo panorama mozzafiato, ma anche per un particolare documento, ritrovato tra le sue mura. La Carta dell’Abbazia Benedettina, scritto a mano nel 1055, è interamente scritto in latino salvo per una semplice frase, dove viene usata per la prima volta nella storia della scrittura una forma arcaica della lingua ungherese. Oggi il documento non si trova più a Tihany, bensì a Pannonhalma, un’altra famosa abbazia benedettina situata nella parte settentrionale del paese.

Ovviamente, vi consiglio di affacciarvi dall’enorme terrazza e godervi il panorama. Io non amo particolarmente il lago, sono più una tipa da spiaggia, in tutti i sensi! Però i colori da qui sono veramente fantastici, sembra quasi un dipinto.

Fortunatamente, oltre l’abbazia a Tihany ci sono un sacco di cose da vedere, un po’ per tutti i gusti. Sulla penisola, ci sono due laghi interni, dove si possono fare escursioni, trekking e persino pescare. A pochi minuti a piedi, si può raggiungere Tihany “marina”, che offre diverse spiagge a pagamento per prendere il sole e tuffarsi nel lago Balaton. Inoltre, dal porticciolo potrete affittare una barca o fare un tour guidato alla scoperta del lago. Inoltre, la penisola di Tihany è famosa per i campi di lavanda. Sicuramente non saranno simbolici come quelli in Provenza, ma sono molto belli e profumati (e l’Ungheria costa 1/3 della Francia!). In città si possono trovare tantissimi prodotti a base di lavanda come saponette, candele, olio, marmellate, miele, gelato e persino della palinka! Una gelateria non male, secondo me, è proprio “Levendula”. Indovinate un po’ cosa vuol dire questa parola in ungherese?

Abbazia di Tihany vista da Tihany “Marina”

Come arrivare a Tihany
Purtroppo a Tihany non c’è una fermata del treno, la più vicina è a Balatonfured. Arrivano però diversi autobus giornalieri da Balatonfured e alcuni persino da Budapest (costo: circa 9€ a tratta per circa 3 ore). Altrimenti, vi consiglio di affittare una macchina o affidarvi al car sharing.

Concludo l’articolo con una delle mie solite domande alla Marzullo: qual è il gusto di gelato più bizzaro che abbiate mai assaggiato? Io sono indecisa tra Guinness e Camembert!