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10 curiosità su Palermo

Chi segue il mio profilo Instagram, avrà probabilmente notato la mia fuga improvvisa (e improvvisata) a Palermo. Avevo bisogno di un po’ di sole, mare e atmosfera mediterranea dopo il tanto agognato (e faticoso) trasloco. Che dire, sono bastate poco più di 48h per innamorarmi follemente del capoluogo siciliano. Ho raccolto qualche curiosità su Palermo, sperando che possano incuriosirvi e spingervi a visitare questa città meravigliosa.

Multiculturalismo

Quello che emerge subito di Palermo è indubbiamente il suo mix culturale. Basta fare un giro tra i vicoli per scoprire botteghe artigiane vicino a negozi con prodotti africani o mediorientali o ristoranti indiani accanto a gelaterie artigianali. Questa non è certamente una caratteristica recente, la storia della città – e la sua architettura – raccontano un passato spesso attraversato da diverse occupazioni. Fenici, Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni e Spagnoli, tutti passarono per brevi o lunghi periodi da qua, lasciando la loro impronta.

Conte di Cagliostro

Ma insomma, chi era il Conte di Cagliostro? Un avventuriero, un esoterista, un alchimista, un mago o un ciarlatano? Non si sa, tutt’oggi la sua figura rimane avvolta nel mistero, sebbene la chiesa lo abbia condannato per eresia. A Palermo la figura del Conte di Cagliostro è un po’ un culto popolare, gli hanno dedicato persino una via e diversi ristoranti. Nell’omonimo vicolo, nel quartiere Ballarò, si trova persino un murales, un omaggio a questa figura misteriosa ma intrigante.

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Il ritratto del misterioso Conte di Cagliostro

Buca della salvezza

Per via della sua storia spesso difficile, Palermo è anche famosa per i suoi vari tumulti. Il 4 aprile 1860 ci fu l’ultima rivoluzione antiborbonica prima dello sbarco di Garibaldi, purtroppo soffocata nel sangue. Due dei capi rivoltosi, Gaspare Bivona e Filippo Patti, si rifugiarono nella cripta della Chiesa della Gancia per sfuggire alle truppe regie. Rimasero diversi giorni senza cibo né acqua, riuscendo miracolosamente a segnalare la loro presenza a delle donne. Le “comari” simularono una rissa con urla, grida e persino carretti rovesciati per distrarre le guardie e far uscire i due capi dalla “buca”, rinominata appunto “della salvezza”.

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La buca della Salvezza

Il Mandato di Adelasia

Proprio a Palermo si trova il documento scritto su carta più antico d’Europa, datato addirittura 1109. Si tratta del “Mandato di Adelasia“, un documento bilingue scritto in greco e arabo da Adelasia degli Aleramici, reggente della Contea di Sicilia. Adelasia decise di usare la carta invece della consueta pergamena poiché si trattava di un atto transitorio. Oggi il documento si trova nell’Archivio di Stato di Palermo.

Palermo tra due fiumi

Una volta Palermo era ben diversa, non certamente la città che conosciamo oggi. Era fortificata e racchiusa tra due fiumi, il Papitero ed il Kemonia. Proprio di quest’ultimo c’è una testimonianza scritta, una malinconica e nostalgica targa a Piazza Ponticello, a ricordo del fu torrente Kemonia.

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La targa dedicata al Kemonia

Fontana della vergogna

Nel cuore di Palermo si trova la bellissima Fontana Pretoria detta anche Fontana della Vergogna. Il motivo? Le statue che la compongono sono tutte nude come mamma – o lo scultore Francesco Camillani – le ha fatte. Ovviamente una simile opera, inizialmente destinata a Firenze e successivamente “impacchettata” e spedita a Palermo, non poteva non suscitare polemiche e pettegolezzi: si narra, infatti, che le suore di un convento non lontano di notte uscissero e rovinassero le statue vandalizzando i genitali per nasconderli. Inoltre, si mormora che una delle statue, una donna lasciva vicino a un cavallo, fosse un’insaziabile regina Angiò.

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Le statue come mamma le ha fatte

Il Genio di Palermo

Il Genio di Palermo è un nume, un’entità soprannaturale che protegge il capoluogo siciliano. È rappresentato da un uomo barbuto, incoronato e con un minaccioso serpente che gli azzanna il petto. Questo simbolo di Palermo è intoccabile, al pari di Santa Rosalia. In città esistono diverse rappresentazioni di quest’uomo canuto, di cui sette sculture. Alcune sono facili da inviduare, mentre altre più complesse ed enigmatiche, come tutte le divinità che si rispettino.

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La statua del Genio a Villa Giulia

Santa Maria dello Spasimo

Nel cuore di Palermo si trova un luogo che oserei definire surreale. Un’enorme chiesa costruita in una delle parti più antiche della città, la Kalsa, con una particolarità: non ha il tetto! Questa vera e propria chiesa in rovina non è crollata per via di un terremoto o di un bombardamento, bensì non è mai stata completata.
La costruzione di questo enorme edificio iniziò nel XVI secolo, ma venne interrotto dopo pochi anni per via della minaccia di una possibile invasione turca, la chiesa era troppo vicina all’entrata della città. Ormai sconsacrato, questo edificio ospitò tutte le funzioni profane possibili: teatro, lazzaretto, ospizio, ospedale e persino deposito. Dopo la Seconda guerra mondiale, Santa Maria dello Spasimo rimase in stato di abbandono fino ai primi anni ’90, grazie a un massiccio lavoro di restauro. L’ingresso è gratuito.

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Il tetto mai completato

Pettegolezzi d’arte

Si mormora che Picasso abbia preso ispirazione per il suo capolavoro “Guernica” proprio dal famoso “Trionfo della Morte”, conservato a Palazzo Abatellis a Palermo. Il pettegolezzo artistico sarebbe il frutto di una conversazione tra Picasso e il pittore siciliano Renato Guttuso.

Chiesa della Martorana

Appena entrata nella Chiesa della Martorana ho esclamato “Wow” con tanto di bocca aperta. All’interno, è una delle chiese più belle che abbia mai visto, un mix di stili incredibile, tra delicati dipinti e mosaici bizantini dai colori forti. Inoltre, tanto per sottolineare la multiculturalità della città, questa chiese è un punto di riferimento per gli arbëreshë, gli italo-albanesi che vivono soprattutto nell’Italia meridionale e insulare. In questa chiesa si svolgono le funzioni religiose previste dal rito bizantino.

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La chiesa della Martorana all’interno

Siete mai stati a Palermo? Stupenda, vero?

43 pensieri su “10 curiosità su Palermo

  1. NonPuòEssereVero ha detto:

    Quando ero piccola io queste cose si studiavano da una guida su Palermo (che si chiama proprio Palermo) alle elementari e poi ti portavano a vederle con la scuola di modo che anche chi non aveva i genitori che ti facevano conoscere la città potesse vederle 🙂
    Non so se si faccia ancora!

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  2. Alessia ha detto:

    mai stata a Palermo, mannaggia a me! Questo articolo più le foto del cibo che hai postato su fb sono stati molto convincenti..:D Domani partiamo per quattro giorni tra Catania, Taormina e forse Siracusa (se facciamo in tempo) e già vedo una taglia in più profilarsi all’orizzonte..ahahah!

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  3. Alessandra ha detto:

    Mi piacerebbe molto visitare Palermo, dato che è anche Capitale della Cultura quest’anno. Chissà se può essere anche una meta invernale, volendo…

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  4. valekappa90 ha detto:

    Interessanti queste curiosità su Palermo! Avrei voluto assistere alla finta rissa messa in scena dalle comari per far scappare i due uomini nascosti 🙂

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  5. Meridiano307 ha detto:

    Io sono stata a Palermo una vita e mezzo fa… ricordo un servizio fotografico proprio alla Fontana della vergogna, di cui ovviamente ignoravo che la sua destinazione originaria fosse Firenze. Ma che meraviglia è la Chiesa della Martorana? Sono rimasta a bocca aperta attraverso lo schermo, posso solo immaginare come sia a vederla da vivo..

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  6. robisceri ha detto:

    Wow! Questo è un post da esperta, quasi 🙂 Sì, ci sono stata qualche anno fa e credo, come te, che sia una città incredibile. Mi hai fatto scoprire tante cose nuove però, tra cui l’esistenza del documento scritto su carta più antico d’Europa. Non lo sapevo!

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  7. segretidimammajetpack ha detto:

    Mi vergogno a dirlo ma lo ammettero’…io siciliana sono stata a Palermo solo un paio di volte e non l’ho visitata neanche tanto bene 😦 . Purtroppo io e lei (Palermo) siamo nelle due punte opposte della Sicilia (Ragusa). Ci sono almeno 3 ore di strada quindi e’ necessario il pernottamento per evitare la sfacchinata. Ma e’ stupenda..lo prometto solennemente! Ci andro’ presto e la visitero’ bene tutto! 🙂

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  8. oltreleparole ha detto:

    Ti avevo vista su IG in effetti! Avevo già l’impressione che Palermo fosse davvero una città da visitare ma con questo articolo ne ho avuto la conferma. Ma quanto ci sei stata? Sembra quasi che tu abbia vissuto per un po’, complimenti davvero!

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  9. Rivogliolabarbie ha detto:

    Diciamo che se prima avevo intenzione di visitare Palermo, adesso è diventata una certezza. La Chiesa della Martorana l’avevo vista in tv e me ne sono innamorata. Quanto al Conte di Cagliostro, rinchiuso nella fortezza di San Leo vicino a casa nostra, beh, non sapevo fosse di Palermo!

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  10. Gianluca ha detto:

    Non sono mai stato in Sicilia…ma Palermo mi ha sempre suscitato interesse…..ci andrò sicuramente. E nel post hai scritto interessanti curiosità che non conoscevo, ma vorrei vedere dal vivo…

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