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Vale la pena visitare Los Angeles? 7 motivi per farlo

Attenzione, questo non è il solito post. Qui vi parlo della città oltre gli stereotipi, perché fortunatamente Los Angeles non è solo ville da sogno e stelle del cinema.

Vale la pensa visitare Los Angeles? Su questa città si sente dire di tutto. Brutta, sporca, poco interessante, pericolosa. In realtà, L.A. è una metropoli accattivante, con diverse perle nascoste da scoprire. Inoltre, offre persino alcuni spunti per riflettere. La mia risposta alla domanda iniziale è quindi sì. In questo post vi do anche 7 motivi per farlo.

Gli Stati Uniti oltre gli stereotipi

Los Angeles ti fa andare oltre gli stereotipi. La maggior parte delle persone si immagina la L.A. che vediamo nei film: vialoni decorati da palme, spiagge infinite, grattacieli e ville enormi in quartieri da capogiro. Tutte queste cose ci sono, ma basta fare un giro in centro, nel Downtown, per scoprire un’altra città. Le strade sono sporche, i marciapiedi irregolari ed è facile scorgere tante persone senza fissa dimora che purtroppo dormono in strada.

los angeles downtown
Downtown

In realtà, per quanto Downtown sia considerata la zona meno bella della città e persino un po’ malfamata, io l’ho apprezzata più di Hollywood, Beverly Hills e di altri quartieri da sogno. L’ho trovata una parte di Los Angeles oltre i luoghi comuni, una zona che si preferisce evitare per chiudere gli occhi e sognare davanti alle enormi ville delle stelle del cinema. Del resto, chi vuole vedere la miseria quando c’è tanta ricchezza intorno?

Agglomerato urbano

Penso che “agglomerato urbano” sia la definizione che meglio calza a Los Angeles. Visitandola, ci si accorge delle sue distanze enormi e di quanto in realtà ogni quartiere sia quasi una città a sé stante. Una delle cose che mi ha colpito maggiormente, ancor più degli enormi palazzoni e delle ville da 200 metri quadri, è la vastità delle sue strade. All’interno della città non ci sono solo vialoni, ma intere tangenziali a tre, quattro, cinque corsie sempre piene zeppe di macchine. Ma dove va tutta questa gente a qualsiasi ora del giorno e della notte?

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Per noi nati e cresciuti in Europa, dove sì una città può essere grande ma non potrà mai eguagliare le metropoli americane in dimensioni, è davvero sbalorditivo.

Arte pubblica

Io amo la street art e le installazioni pubbliche, le trovo una forma d’arte accessibile a tutti senza quella sorta di elitarismo che hanno i musei e le gallerie (ammettiamolo, un po’ è vero). A Los Angeles ho trovato pane per i miei denti. In città ci sono circa 1600 murales e opere d’arte pubbliche ovunque, a partire dalle splendide scritte di WRDSMITH, un artista locale famoso per le sue macchine da scrivere con delle citazioni o frasi motivazionali. I suoi graffiti si trovano ovunque nel mondo, ma a L.A. è facile incontrarli nei vicoli, sui muri dei grattacieli e persino nei parcheggi degli uffici.

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Le parole di WRDSMTH

Vedere la scritta Hollywood

La scritta Hollywood è un po’ un simbolo del nostro mondo. Se dovessi stilare una lista dei dieci monumenti più iconici – non parlo di valore artistico ma di cultura popolare – inserirei sicuramente la famosa scritta bianca a caratteri cubitali del quartiere più famoso d’America. Inizialmente aveva a poco a che con il cinema: fu eretta nel 1923 per un progetto di sviluppo immobiliare. Inzialmente, tra l’altro, la scritta era più lunga, le lettere recitavano “HOLLYWOODLAND”. Purtroppo, però, mantenere un’opera simile costava parecchie migliaia di dollari al mese. Fu così abbandonata e rimase in uno stato di degrado fino agli anni ’50, quando si decise di restaurarla e di togliere il suffisso “land”.

scritta hollywood los angeles
La scritta come la conosciamo oggi

La scritta subì altre sfortune: negli anni ’70, il materiale usato vent’anni prima iniziò a deteriorarsi. Fu il cantante Alice Cooper insieme ad altri benefattori (tra cui Hugh Hefner di Playboy) a pagare i lavori di tasca propria e a ricreare la scritta Hollywood che conosciamo ancora oggi.

Respirare l’aria dell’oceano

Ma quanto è bello l’oceano? Che sia Atlantico, Pacifico o Indiano a me dà sempre una carica incredibile, quasi più del mare. Los Angeles, fortunatamente ne ha tanto da regalare ai propri abitanti e visitatori. La maggior parte delle località più famose nei pressi L.A. sono proprio sull’oceano: Santa Monica, Malibù e Venice Beach. Ma non pensate che siano tutti posti da ricchi o che siano troppo fancy per vedere la vera anima della città degli angeli.

santa monica beach los angeles
L’oceano a Santa Monica

Passeggiare per il Pier di Santa Monica, per esempio, è gratis ed è facile intravedere famiglie, coppie e amici fare un giro, godersi il sole e l’aria salmastra dell’oceano. Tra l’altro, secondo me è uno dei posti più belli e colorati che abbia visto in California.

Scoprire la sua multiculturalità

Los Angeles non è solo un agglomerato urbano, ma è anche un luogo dove tante culture convivono insieme, mantenendo la propria identità e portando avanti alcune le loro tradizioni. Passeggiando per la città ci si può imbattere nell’immancabile Chinatown, nel quartiere messicano El Pueblo e nell’elegante Little Tokyo. Per non parlare poi di Koreatown, Little Armenia e Little Ethiopia. Los Angeles è l’emblema del multiculturalismo made in USA, quando l’America era vista come un sogno lontano dove far successo e primo luogo al mondo dove emigrare per ricostruire una vita.

Assaggiare cibo da tutto il mondo

Il multiculturalismo arricchisce la cucina locale, rendendola variegata e introducendo nuovi ingredienti. A Los Angeles, non a caso, si può mangiare davvero di tutto: dai tacos messicani al sushi, dai noodles cinesi alle enjera etiopi. A Little Tokyo ho mangiato un ramen da far invidia a quelli provati a Tokyo. Idem per il sushi e per i dolcetti al tè verde. Ogni popolo e nazionalità che ha varcato le porte di L.A. ha portato il suo contributo culinario, creando così una scena gastronomica dalle mille sfaccettature e sempre piena di novità. Il posto più emblematico dove assaggiare un po’ di sano street food è il Grand Central Market, il mercato centrale nel cuore del Downtown.

Se avete altri luoghi da comuni da sfatare su Los Angeles scriveteli pure nei commenti!

21 pensieri su “Vale la pena visitare Los Angeles? 7 motivi per farlo

  1. elena ha detto:

    Io, purtroppo, Downtown l’ho vista di sera – e proprio la prima sera – e mi ha fatto attorcigliare lo stomaco. Mi ha fatto davvero impressione vedere tutta quella gente, centinaia e centinaia di persone accampat in tende e baracche. Mi aspettavo di tutto, da Los Angeles, ma a questo non ero pronta. D’altra parte, come dici anche tu, LA non è sicuramente solo Hollywood e lustrini… D’accordissimo con te sulla zona oceanica, con quelle spiagge da film e quell’atmosfera americana che ti riappacificano con il mondo!

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      • Sognando Viaggi ha detto:

        Ho letto pareri contrastanti su Los Angeles, la maggior parte dei quali delusi rispetto alle aspettative che nutrivano nei confronti della città. Il contrasto tra lusso e povertà deve essere “forte” da assimilare. Mi piacerebbe molto passeggiare lungo le spiagge e fotografare la scritta Hollywood, anche se a istinto sulla stessa costa mi attrae di più San Francisco.

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  2. Lucy the Wombat ha detto:

    A me L.A. è piaciuta tantissimo, anche perché ho avuto la fortuna di vederla da studentessa quindi con parecchi giorni a disposizione. Devo ammettere di aver seguito diverse suggestioni cinematografiche (ero super cinefila al tempo, proprio da fisse), e infatti i luoghi che ho amato di più sono stati il Griffith Observatory, Mulholland Drive la notte in macchina, e il Getty Centre, con tutte quelle piante grasse, e persino dell’arte, ahah! E poi certe spiaggette meno famose, verso sud. Ma anche il Downtown mi è piaciuto tanto, con quel caldo che rimbalzava dall’asfalto e dal cemento, aveva un suo fascino! Mi fermo perché altrimenti starei un altro quarto d’ora a scrivere, il succo è che sono d’accordo con te, c’è altro oltre a Rodeo Drive e le ville dei vip. *_*

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      • Lucy the Wombat ha detto:

        No no, con la sfiga che ho avrebbero fatto una sparatoria nella mia scuola, lol! Però l’ho girata quando avevo addosso una maggiore gioventù ed energia. Il bello del Mulholland è che sono decine di chilometri, e con pochi e inutili sbocchi… quindi ti ritrovi a guidare, guidare… con queste viste stratosferiche. Che poi se vuoi è inquietante sapere che quelle lucine sono tutta energia elettrica che prosciuga il pianeta, ma tant’è 🙂

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  3. sandra ha detto:

    Sinceramente mi sono sempre chiesta se avrei voluto visitare LA quando fossi finalmente riuscita ad andre negli USA e mi sono sempre risposta di no. Dopo aver letto il tuo articolo potrei aver cambiato idea 😉

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  4. Silvia - The Food Traveler ha detto:

    Purtroppo non ci sono mai stata, anche se essendo cresciuta a telefilm ’80-’90 ambientati proprio a Los Angeles per me è una sorta di città dei sogni dove prima o poi voglio andare. Ne ho sentite di tutti i colori: che sia brutta, sporca, disordinata, che non ci sia nulla da vedere, ma io la curiosità di andarci ce l’ho comunque e tu mi confermi che qualcosa che merita c’è!

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  5. Pietrolley ha detto:

    A parte NY, non conosco per niente gli Stati Uniti. Ma il mio attuale sogno di viaggio, che però non so quando realizzerò, è la parte occidentale degli USA, la classica insomma. Riguardo L.A. non l’avrei inserita nel viaggio, limitandomi a San Francisco, Las Vegas e forse San Diego. Però un giro sulla costa non sarebbe mica male!

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  6. Virginia ha detto:

    Mi è piaciuta molto questa tua analisi un po’ introspettiva di LA. Io ci sono stata tanti anni fa, adolescente con la mia famiglia, mi ricordo che all’epoca il top per me era andare alla ricerca della villa di Di Caprio… che scema!

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  7. Claudia ha detto:

    Sono stata a Los Angelese solo 48 ore e non mi è piaciuta particolarmente, ma detto questo penso che sia una città che vada visitata… e ci sono sicuramente bellissimi angoli che ho perso!

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  8. emily ha detto:

    Io sono stata un paio di volte a Los Angeles e inizialmente aveva deluso anche a me. Diciamo che è un po’ diversa probabilmente dall’immagine che ne abbiamo sempre avuto.
    Ho iniziato pian piano a capirla e ad apprezzarne le sue peculiarità.
    I miei luoghi del cuore sono Santa Monica e il Griffith Observatory ❤️
    Tra l’altro io sono un’amante dei parchi divertimento, quindi Disneyland e Universal Studios sono stati una tappa obbligatoria per me.
    P.S. = qualche anno ero a Los Angeles da sola e soggiornavo a Downtown nell’hotel che ha dato l’ispirazione per la quinta stagione di American Horror Story 🙈

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