gerusalemme cupola nella roccia

Come organizzare un viaggio in Israele e Palestina

Organizzare un viaggio in Israele e Palestina non è così complesso come possa sembrare. In questo post, però, vorrei darvi qualche consiglio per godervi il vostro soggiorno in queste splendide terre senza pensieri.

Quando andare
Israele timbra il passaporto?
Come spostarsi
Sicurezza
Quanto costa
Internet
Cosa si mangia
Cosa fare durante lo shabbat

Quando andare

Io direi tutto l’anno, con un periodo da evitare: la piena estate. Già a inizio giugno le temperature sono cocenti, con picchi di 33-35° durante il giorno. La sera a Gerusalemme ha sempre tirato vento, ma durante le ore roventi si boccheggia.

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Una delle spiagge di Tel Aviv e vista su Giaffa

Mi hanno detto che nei mesi più freddi raramente scende sotto i 15°, quindi direi che primavera, autunno e inverno sono le stagioni ideali.

Israele timbra il passaporto?

La risposta è no, potete tirare un sospiro di sollievo. Alcuni paesi del Medio Oriente possono rifiutare l’ingresso se si è stati in Israele. Per evitare rimpatri e problemi ai controlli, Israele ha deciso di non timbrare più i passaporti ma di dare ai visitatori una sorta di targhetta con nome, cognome, numero del passaporto e foto da tenere sempre con voi e da esibire ai check point e di solito quando si fa il check-in negli hotel.

Una domanda che mi sono posta prima di partire è: i controlli aeroportuali sono davvero così rigidi? La risposta è ni. Potrebbero farvi delle domande bizzarre e personali. Rispondete con calma e dite sempre la verità, guardano molto il linguaggio del corpo e sanno riconoscere le bugie, le guardie all’aeroporto sono tutti militari esperti.. In entrata, mi hanno fatto letteralmente due domande (“Itinerario? Sei da sola?”) e sono passata in meno di due minuti. Al ritorno è stata più lunga: mi hanno chiesto di togliermi gli occhiali, chi avesse preparato il mio zaino e diverse domande sui miei viaggi in Marocco e Giordania. Tempo totale: 10 minuti.

Come spostarsi

Lo sapete, a parte rare eccezioni io opto sempre per i mezzi pubblici. Dividerò questo paragrafo in due parti perché ci sono alcune differenze tra Israele e Palestina.

Viaggiare con i mezzi pubblici in Israele

In Israele i mezzi pubblici funzionano benissimo e arrivano praticamente ovunque. Sebbene il paese sia caro, i bus sono veloci ed economici. La compagnia principale Egged è una delle più grandi al mondo. Solitamente, i bus partono dalle stazioni principali delle grandi città. Attenzione perché solitamente è tutto scritto in ebraico, se avete dubbi chiedete al banco informazioni o all’autista. Viste le distanze ridotte, non si fanno soste e non vanno prenotati in anticipo. In caso però andiate fino a Eilat, è meglio riservare il posto almeno con 24h di anticipo.

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La città vecchia di Gerusalemme

Non vi allarmate se vedete soldati armati nel vostro autobus: i militari israeliani viaggiano gratis e ne approfittano del sistema veloce ed efficace per spostarsi da una città all’altra.

Non sono sicura al 100% se possano contare come mezzi pubblici ma un altro modo per spostarsi in Israele sono gli sherut, i taxi condivisi. Normalmente partono quando pieni e possono ospitare fino a 10 passeggeri. Io ne ho preso solo uno, da Gerusalemme a Tel Aviv durante lo shabbat – il giorno di riposo secondo la religione ebraica – e mi sento di consigliarvi questa opzione solo se avete tempo e se non siete stretti con gli orari. Ho aspettato un’ora che si riempisse per soli 45 minuti di tragitto.

Se amate viaggiare in treno, Israele offre anche quest’opzione. Il treno, tra l’altro, è il mezzo che vi consiglio di prendere per raggiungere Tel Aviv dall’aeroporto Ben Gurion. Ci mette meno di 15 minuti (realmente!) e costa 13,50 shekel, poco più di 3€. Se invece andate diretti a Gerusalemme, ci vogliono circa 20 minuti. L’aeroporto si trova proprio tra le due città. Ricordate che, come tutti i trasporti, anche il treno non viaggia durante lo shabbat.

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La mappa delle ferrovie israeliane

Viaggiare con i mezzi pubblici in Palestina

Muoversi in Palestina con i mezzi pubblici è semplice, ma non così intuitivo come possa essere per Israele. La maggior parte dei bus parte dalla stazione di Gerusalemme Est, situata proprio fuori dalla Porta di Damasco.

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La porta di Damasco di Gerusalemme

Gli autobus palestinesi sono gli unici a muoversi durante lo shabbat. Per questo, consigli di organizzare bene le date di modo da incastrare gli spostamenti senza brutte sorprese.

Si paga a bordo direttamente all’autista e non c’è bisogno di prenotare in anticipo, vista la frequenza. Alcune delle linee più frequentate per raggiungere la Palestina da Gerusalemme sono:

  • Da Gerusalemme a Betlemme: linea 231
  • Da Gerusalemme a Hebron: line 160
  • Da Gerusalemme a Gerico: linea 263

Gli autobus palestinesi, li riconoscete perché hanno la targa verde, sono soggetti a controlli ai vari check point israeliani. Due o tre militari armati salgono a bordo e scrutano i passaporti di ciascun passeggero. Potrebbero chiedervi di aprire lo zaino. Non preoccupatevi, non è una procedura invasiva e solitamente non è richiesta ai turisti. Rimane sempre un’esperienza che crea un po’ di ansia, per lo meno a chi non è abituato alle armi come me.

Sicurezza

Dipende da cosa si intende. Se vi chiedete se sia sicuro viaggiare da soli in Israele e Palestina la mia risposta è sì. Non mi sono mai sentita a disagio e non ho avuto episodi spiacevoli. Un paio di volte due ragazzi israeliani hanno provato ad approcciarmi con scuse marpione, ma ho declinato e se ne sono andati.

Se invece la domanda è più generale, ovvero è sicuro viaggiare in Israele e Palestina, la risposta dipende da mille fattori. Controllate sempre il sito della Farnesina per aggiornamenti, soprattutto in vista di elezioni, manifestazioni politiche e visite di capi di stato stranieri.

betlemme graffiti banksy
Uno dei graffiti di Banksy a Betlemme

Quanto costa

Israele è un paese caro, Tel Aviv penso sia una delle città più costose che abbia mai visitato – oserei dire ai livelli di San Francisco. Non sono stata a Eilat perché it’s not my cup of tea, ma mi hanno detto che i prezzi sono persino più alti. La Palestina, invece, è più economica nonostante usino la stessa moneta, lo shekel israeliano (1€ equivale a 4 shekel).

La cosa che ho trovato più cara in Israele è l’alcol: le birre vanno dagli 8-9€ in su, mentre non ho trovato nessun bicchiere di vino che costasse meno di 10€. Praticamente gli stessi costi di Bergen. Ho risolto comprandoli al supermercato e ho comunque speso più di quanto sperassi. Stessa cosa per il caffè e le bevande fresche, hanno dei prezzi da Nord Europa o Nord America.

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Il centro di Tel Aviv

I miei suggerimenti per risparmiare sono quelli che attuo sempre: mangiare al mercato, godersi lo street food, muoversi con i mezzi pubblici, evitare i taxi, camminare il più possibile e comprare artigianato locale come souvenir.

Internet

La Wi-Fi è praticamente ovunque in Israele, un po’ meno in Palestina. Io ho comprato una scheda sim a Tel Aviv, principalmente perché lavoro in remoto e mi fa comodo avere un’alternativa in caso venissime a mno la connessione. Se non avessi avuto il lavoro, probabilmente avrei risparmiato quei soldi: non sono a buon mercato e la connessione Wi-Fi è eccellente ovunque.

Le sim israeliane funzionano in Palestina, seppure più lentamente. Le sim palestinesi, invece, non funzionano in Israele.

Cosa si mangia

La cucina risente molto le influenze mediorientali, con tanto hummus, falafel, tahina ovunque, pita al posto del pane e così via. In Israele, però, si mangiano anche molti piatti presi dalla cucina tedesca, polacca, ucraina e russa per via della diaspora. Non è strano, infatti, in un ristorante vedere lo schnitzel vicino al boršč.

Personalmente, ho amato tantissimo la frutta. Ho bevuto dei succhi e delle spremute meravigliose, soprattutto di melograno. Un’altra delizia sono i falafel (polpettine di ceci) fritti direttamente di fornte a voi al mercato – le vostre papille gustative vi ringrazieranno!

Cosa fare durante lo shabbat

Chiunque resti in Israele più di 5 giorni ne avrà sicuramente a che fare. Lo shabbat è la festa del riposo seconda la religione ebraica, che cade ogni sabato. Già dal venerdì pomeriggio, negozi e ristoranti iniziano a chiudere per poi riaprire di sabato sera dopo il tramonto.

gerusalemme cupola nella roccia
La cupola nella roccia è chiusa durante lo shabbat

Ci sono varie attività non permesse durante questa giornata, ma quella che interessa principalmente chi visita il paese è il divieto di viaggiare. Per questo, tutti i mezzi pubblici del paese si fermano per un giorno. Vi suggerisco di organizzare in anticipo cosa farete tra a cavallo di queste due giornate. Il mio consiglio spassionato è di visitare la Palestina, dove invece tutto rimane aperto in quanto di fede musulmana.

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Vista su Betlemme

Attenzione, anche i mezzi da e per l’aeroporto di Tel Aviv sono sospesi durante le festività. Io ho preso il volo di ritorno di domenica sperando di sfangarla, invece sono capitata durante un’altra festività ebraica, lo shavuot. Ho risolto prenotando un transfer condiviso con Abraham Tours per circa 18€, non è la soluzione più economica ma il taxi mi sarebbe costato il doppio.

Se invece decidete di fermarvi in Israele, comprate del cibo in anticipo o cercate alcuni ristoranti aperti durante lo shabbat, basta cercare su Google “restaurants open shabbat” + il nome della città dove vi trovate. Stessa regola per i supermercati: i più piccolini rimangono sporadicamente aperti, mentre le grandi catene hanno il giorno libero.

Se avete altre domande su Israele e sulla Palestina scrivetemi nei commenti o in privato!

23 pensieri su “Come organizzare un viaggio in Israele e Palestina

  1. Silvia - The Food Traveler ha detto:

    Pensa che ci dovevo andare tre anni fa ma poi è saltato tutto! Da allora sogno di tornarci ma non sono ancora riuscita a mettere l’idea in pratica. Però se non sbaglio dall’autunno Easy Jet metterà un diretto da Milano: un po’ scomodo per me ma sempre meglio che un paio di cambi da Torino.
    La cosa dei prezzi mi ha davvero stupita perché immaginano dei costi più bassi, o comunque non alti come quelli della Norvegia e degli Stati Uniti. Ma vale anche per gli alberghi oppure i prezzi sono accessibili?

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  2. Destinazione Irlanda & Uk ha detto:

    Post utilissimo Giuly!! Sopratutto per chi,come me, non ha mai visitato queste zone ma è molto curioso! ❤ Non mi aspettavo fosse così cara, ai livelli dell'Europa del nord. Non so perchè ero convinta costasse meno o circa come l'Italia..
    Buona Giornata!! 😉

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  3. clicmytrip ha detto:

    Complimenti perché questo articolo è davvero utile, scritto in maniera esaustiva ma molto chiara e semplice. Sono stata in Israele lo scorso anno e mi avrebbe fatto davvero comodo 🙂 Soprattutto anche per rendersi conto in anticipo che se si ha lo Shabbat di mezzo…le cose vanno organizzate con cura per non rischiare di buttare via un’intera giornata! A me Israele è piaciuta tantissimoooooo…e a te?! 🙂

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  4. Simona ha detto:

    Tutti consigli molto utili i tuoi Giulia. Ho apprezzato molto la schiettezza con cui hai raccontato il tuo viaggio ma anche le info utili incluso come ottimizzare i tempi durante lo Shabbat. Una guida molto preziosa complimenti!

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  5. Giovy Malfiori ha detto:

    Io ci vorrei andare proprio in autunno. Quella zona del mondo mi attira tantissimo. Come ti sei sentita a livello di sicurezza quando andavi in giro?

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  6. antomaio65 ha detto:

    Precisisissimo il tuo post Giulia! Non avevo pensato di spostarmi con i mezzi pubblici ma mi sono accorta che sono numerosi, potrebbe essere una soluzione per il prossimo viaggio perchè avrei proprio voglia di tornare a Gerusalemme.

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