Taiwan: 12 curiosità che ti sorprenderanno

12 curiosità sul Taiwan, chicche simpatica e sorprendenti su questo interessante paese. Sapete che lingua si parla a Taiwan? E sapete cos’è il bubble tea?

Isola o arcipelago?

Partiamo dalla geografia: Taiwan è un’isola o un arcipelago? Al contrario di quanto si possa pensare, il Taiwan non comprende solo l’isola principale, ma anche le più piccole Penghu, Liuqiu, Kinmen, Matsu e Orchid Island.

Molte di queste, inoltre, non sono singole isole ma arcipelaghi. La maggior parte sono raggiungibili tramite traghetto dalla terraferma mentre per Kinmen, vicinissima alla Cina, è necessario prendere un volo interno.

Personalmente, oltre all’isola principale, ho visitato solo Liuqiu. Famosa per le sue spiagge, formazioni rocciose, caverne e sentieri per un po’ di trekking lontanto dalle grandi città

isola liuqiu

Paese che non esiste

Taiwan è un paese che non esiste. O meglio, esiste ma non è riconosciuto dalla gran parte della comunità internazionale. Solo 15 paesi, tra cui il Vaticano, lo considerano un vero e proprio stato indipendente.

Sebbene per la maggior parte del mondo appartenga alla Cina, il Taiwan ha il suo governo, le sue politiche interne ed estere e delle sue legislazioni. Per farti un esempio legato al turismo, Taiwan ha le sue leggi per l’immigrazione e per i cittadini europei non c’è bisogno del visto fino a 90 giorni. Al contrario della Repubblica Popolare Cinese dove, invece, è obbligatorio.

Tra l’altro, Taipei è la capitale de facto del paese. Se volessimo attenerci alla capitale de iure è Nanchino, nella cosiddetta Cina continentale.

Culto della personalità

Come molti paesi asiatici, anche il Taiwan ha la sua fetta di storia controversa, fatta di personaggi quasi idolatrati. Chiang Kai-shek è il nome del personaggio controverso di cui parlerò nel prossimo paragrafo.

Dopo 2000 anni di dominio imperiale, nei primi del ‘900 la Cina diventò una traballante repubblica. I membri del partito Kuomintang auspicarono nella creazione di uno stato liberal-capitalista, ma dopo diverse lotte, colpi di stato e prese di potere furono sconfitti dal Partito Comunista di Mao. Chiang Kai-shek, generale e leader del Kuomintang, scappò sull’isola di Taiwan portando via con sè una grande fetta dell’aviazione e della marina, impendendo così un’azione militare da parte dei comunisti cinesi.

Chiang Kai-shek proclamò a Taipei la Repubblica di Cina e divenne il presidente per ben 26 anni, fino alla sua morte. Sempre con la speranza, un giorno, di riunificare la Cina e tornare nella sua patria.

Come è possibile evincere, la sua figura rimane controversa tutt’oggi. Subito dopo la sua morte, venne eretto un enorme mauseleo nel cuore di Taipei con tanto di statua gigante del generale. Oggi, però, si sta cercando di ridimensionare la sua figura. Non un padre della patria come Mao, ma più un militare autoritario dalle manie di grandezza. Il governo taiwanese attuale sta cercando un piano per rinominare il monumento e convertirlo più in un luogo dove affrontare il passato e rispettare i diritti umani.

memoriale chiang kai shek taipei

Il camion della spazzatura musica

Chiunque abbia soggiornato per un paio di giorni in Taiwan, si sarà sicuramente imbattutto in una delle curiosità più divertenti del paese. I singoli abitanti hanno infatti la responsabilità di portare la propria spazzatura nei punti disegnati per la raccolta. I netturbini per segnalare il loro passaggio hanno installato sui loro camion delle vere e proprie sirene, pronte a far risuonare delle melodie a un volume disturbante per ricordare alle persone di portar giù i rifiuti. Ebbene sì, il camion della spazzatura ha la sua sigla personale.

Tra le tracce ci sono La preghiera di una vergine di Bądarzewska-Baranowska, Per Elisa di Beethoven e persino delle allegre canzoncine di Natale quando arriva dicembre.

Tribù aborigene

Avevo già parlato del triste passato coloniale di Taiwan nel post su cosa vedere a Tainan, la prima capitale del paese. Al momento, il governo riconosce ben 16 gruppi aborigeni e ben 14 lingue diverse, presto destinate a una triste scomparsa.

Oggi solo il 2% della popolazione è composta da aborigeni taiwanesi. Il boom economico del paese negli ultimi anni del ‘900 ha portato a uno spostamento di massa dai villaggi fino alle grandi città, per cercare lavoro e spesso finire nelle grinfie della criminilità organizzata.

Molti aborigeni o persone di origine aborigena negli ultimi anni hanno intrapreso la strada del turismo. Molti si esibiscono in danze e canti tipici, mentre altri organizzano dei veri tour guidati tra villaggi e centri culturali. Non mancano le critiche però. Alcune frange della popolazione aborigena credano che il turismo porti più guai che benefici: si rischia così una mercifizione della cultura alimentando i già problematici stereotipi.

wulai terme taiwan
Wulai, una città aborigena

Tasso natalità

Taiwan ha il tasso di natalità più basso al mondo. Secondo le stime, infatti, in media una donna ha 1,2 figli. In Italia al mondo è 1,3.

Le cause di questi numeri così bassi sono molteplici e principalmente economici. I taiwanesi si sposano sempre più tardi e le politiche per la famiglia non sono delle più rosee: la maternità pagata è solo di due mesi e spesso le lavoratrici sono sottoposte a grandi pressioni dai piani alti per rinunciare anche a quel periodo che spetta loro di diritto.

Isola di Formosa

Non è così insolito incontrare questa denominazione per riferirsi all’isola principale del Taiwan. Furono i portoghesi nel XVI secolo a utilizzare quest’espressione per la prima volta. Colpiti dalla natura rigogliosa, dalle scogliere e dalle alte montagne, rimasero a bocca aperta definendola ilha formosa, isola bella.

alishan parco nazionale

Che lingua si parla in Taiwan?

Questa è una bella domanda. Come abbiamo già appurato, il Taiwan è più multiculturale di quanto possa sembrare a primo impatto. La lingua ufficiale è il cinese standard, detto anche mandarino standard. Il 70% della popolazione, però, parla il taiwanese mentre molti invece utilizzano l’hakka, che ha come particolarità l’utilizzo dell’alfabeto latino.

Prendendo la metropolitana a Taipei, sentirai i nomi delle fermate in tre lingue diverse: mandarino, taiwanese e hakka.

Bubble tea

Il bubble tea è una vera istituzione in Taiwan, impossibile soggiornare in questo splendido paese senza assaggiarlo almeno una volta.

Questa bizzarra bevanda è stata inventata tra Taichung e Tainan, ci sono delle dispute non indifferenti sulla paternità, negli anni ’80. La miscela è a base di diverse varietà di tè, latte (vaccino o di soia, cocco, riso), zucchero facoltativo e delle bolle gommose di tapioca chiamate popping boba, aloe o altre gelatine di frutta. le due varianti più famose sono black pearl milk tea con tè nero e green pearl milk tea con tè verde.

La sensazione è strana, soprattutto quando si tira su con la cannuccia una delle “perle”. Masticare e bere allo stesso momento rimane un’esperienza fuori dagli schemi!

bubble milk tea

Paese all’avanguardia

Rispetto alla maggior parte dei paesi asiatici, il Taiwan è una vera avanguardia. Basti pensare che ha un presidente donna, un fatto non scontato persino in Europa – figuriamoci in un continente dove le disuguaglianze tra generi possono raggiungere livelli pericolosi.

Nel 2019, il Taiwan è diventato il primo paese asiatico a riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso. Un passo enorme per tutto il continente asiatico, dove solo a un paio d’ore di volo le coppie omosessuali vengono imprigionate o condannate a morte come in Brunei.

L’isola delle sorgenti termali

Dal punto di vista termale, questo paese è un vero e proprio paradiso. Ci sono, infatti, più di 150 sorgenti termali in Taiwan. L’acqua prodotta per via dei fenomeni geologici che interessano l’isola è pura e cristalina, persino potabile. Sotto il dominio giapponese, grazie alla loro cultura delle onsen, il settore esplose. Quando poi il paese passò sotto il dominio cinese, questo tipo di sottocultura andò man mano scemando.

Alla fine degli anni novanta, complice anche il crescente turismo, le stazioni termale sembrano essere tornare in voga. Oggi molte cittadine riescono a vivere grazie alla loro acqua calda, che porta turisti locali e internazionali. Io ne ho visitate due, entrambe raggiungibili da Taipei per una gita di un giorno: la più famose Beitou e la più selvaggia Wulan, con le sue rocce incandescenti in un torrente gelido.

beitou terme

Taiwan con gli occhiali

Una curiosità perfetta per questo blog. I taiwanesi hanno parecchi problemi di vista, si stima che il 90% della popolazione soffra di miopia. Inoltre, secondo le statistiche metà dei casi soffre di miopia acuta, quindi sopra le -6 diottrie. Questi gravi problemi portano a delle complicazioni ancora più dolore: il Taiwan è uno dei paesi con il tasso più alto di casi di distaccamento della retina.

Le cause di questi problemi sono molteplici, sicuramente fattori ereditari ma anche le abitazioni buie con poca luce naturale, il tempo passato di fronte a schermi luminosi e il poco movimento all’aria aperta.

Se conosci altre curiosità sul Taiwan, scrivimi pure! Se invece vuoi qualche consiglio per visitare questo splendido paese, ti rimando al mio post su come organizzare un viaggio fai da te in Taiwan

6 pensieri su “Taiwan: 12 curiosità che ti sorprenderanno

  1. viaggiodolceviaggio ha detto:

    Curiosissime…le tue curiosità! Un articolo davvero interessante!
    Il bubble tea mi ha sempre incuriosita, ma poi non mi son mai lanciata: quindi tu…propendi per il “si, è ottimo” o per il “è un’esperienza ma basta e avanza una volta sola”!?

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  2. Anna ha detto:

    Taiwan è un Paese che conosco veramente, ma veramente poco. Non sapevo nemmeno che il bubble tea venisse da lì! La cosa che mi sconvolge di più però è il fatto che non sia riconosciuto indipendente da molti Paesi, deve essere brutto per i taiwanesi…

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