Come avrete probabilmente capito seguendo il mio blog, la mia mente e i miei ricordi non hanno un filo logico. Ogni tanto mi fisso su un ricordo random (spesso a tema viaggi) e da lì prendo lo spunto per il prossimo post. IUn paio di giorni fa, per esempio, in un noto gruppo Facebook sui viaggi, ho consigliato a un ragazzo alcuni luoghi interessanti in Armenia, tra cui anche il monastero di Noravank, uno dei posti più belli e incredibili che abbia mai visto
Se capitate in Armenia, inserite nel vostro itinerario questo monastero. Ne vale decisamente la pena, nonostante imponga sicuramente una deviazione da qualsiasi percorso. Infatti, Noravank si trova a più di 2 ore dalla capitale Yerevan, nella parte sud del paese.

La chiesa di Astvatsatsin e il mio compagno super concentrato
Breve infarinatura storica: questo stupendo monumento risale al XII secolo, anche se alcune testimonianze lo datano addirittura al IX o X secolo. Purtroppo la struttura più antica è andata ormai distrutta, quella che vediamo ancora oggi risale al 1205. Durante i secoli successivi, Noravank (nuovo monastero in armeno) divenne un centro culturale e religioso importante. Qui, infatti, si trovano le tombe della famiglia Orbelian, un’importante dinastia nobiliare armena. Il monastero fu successivamente saccheggiato dai mongoli nel 1238 e ricostruito sempre dagli Orbelian. Nel corso dei secoli, il monastero fu distrutto diverse volte da alcuni terremoti. L’ultima scossa, nel 1931, distrusse la cupola della chiesa principale. Fortunatamente, negli anni ’80, il sito venne ristrutturato e la cupola fu restaurata.
Il monastero si trova in una posizione meravigliosamente suggestiva, al termine di una stretta gola del fiume Amaghu e circondato da parete rocciosa enorme, di un colore incredibile. I riflessi ramati della montagna creano un gioco di luce impressionante, sembra quasi che il monastero sia dotato di vita propria.

La parete rocciosa accanto al sito
Il sito è formato da diverse strutture. La prima, sicuramente più evidente, è la chiesa di Surb Astvatsatsin (Santa Madre di Dio in armeno). La facciata della chiesa presenta un capolavoro scultoreo minuzioso a opera dello scultore armeno Momik, vissuto nel XIV secolo e sepolto non lontano dal suo ultimo lavoro. I dettagli e i bassorilievi sono a tema religioso. Surb Astvatsatsin ha un piano superiore, dove è possibile accedere tramite una stretta e ripida scala. Io ci ho provato, non ce l’ho fatta, non c’era nessun tipo di appiglio e la mia paura delle superfici instabili ha avuto la meglio. Il mio compagno, invece, è andato su saltellando come un grillo. Per lo meno ho la sua testimonianza.
L’interno della chiesa, sia sopra sia sotto, è un luogo magico. Io non sono religiosa, non sono neanche battezzata, però visitando questi luoghi riesco a cogliere la parte bella della religione – non il bigottismo, le guerre, i morti e le tragedie – ma il senso di comunione e di spiritualità che lega gli esseri umani e che li fa credere in qualcosa di superiore. Purtroppo, però, la realtà non è sempre così.
Mi sono resa conto di aver pochissime foto della faccia di Surb Astvatsatsin. Ero troppo presa a godermi il momento.

Sì, quella è la scala
L’altra chiesa del complesso è Surb Karapet (San Giovanni Battista). Anche qui, al suo interno, troviamo le tombe della famiglia Orbelian. I dettagli della facciata sono meravigliosi, così come l’ambiente interno, imponente e maestoso ma allo stesso tempo accogliente e rassicurante. Sembra che Surb Karapet sia la costruzione più antica del sito, risalendo addirittura al IX secolo.
All’interno del sito, ci sono anche molti khachkar, delle pietre funerarie presenti soprattutto in Armenia. Il loro scopo è sia celebrativo sia spirituale, per salvare l’anima del defunto.
Come arrivare: con i mezzi pubblici è praticamente impossibile. Vi consiglio di prenotare un taxi da Yerevan e affittarlo per un’intera giornata (normalmente non costano più di 40-50€ per una giornata), potrete visitare Noravank e altri monasteri non troppo lontani. Noi abbiamo visto in un giorno il monastero di Khor Virap, l’azienda vinicola di Areni e Noravank.
Avete mai visitato un monastero lontano dalla civiltà? Aspetto le vostre risposte!
Mi fai scoprire un sacco di posti nuovi e quasi surreali per la loro bellezza! Grazie :*
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Grazie a te per essere passata!
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Mai!
Bello questo monastero 🙂
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Bellissimo!
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Suggestivo da morire, mistico, in mezzo a quel panorama aspro. Favolosi i posti che mi fai conoscere Giù!
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Sì, mistico è la parola esatta 🙂 grazie cara!
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Mai visitato un monastero (lontano dalla civiltà ovviamente) ma questo luogo è molto particolare ed affascinante!
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Vero, ha un fascino tutto suo!
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Meravigliosa la facciata! Ma i due piani sono realmente separati dal solaio? Quindi sono due chiese di fatto?
Mammamia e quando mi capita di vedere posti così! Ti prego scrivi ancora dell’Armenia! *_*
Gli attacchi di ricordi senza-filo-logico sono i migliori! 😉
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Sì, sono due piani separati, parte della stessa chiesa 🙂 Ho in programma un altro post sull’Armenia, spero di poterlo pubblicare presto!
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Nemmeno io ho mai visitato un monastero lontano dalla civiltà quindi posso solo immaginare quanto sia suggestivo. Bellissime le foto, bellissimo il posto e che colori!
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Vero, dei colori stupendi. Un abbraccio!
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Ma è bellissimo! Quest’architettura è veramente molto suggestiva, se la pensiamo immersa nel niente poi, lo diventa ancora di più. Bellissimo il contrasto tra il colore del cielo e quello della terra e della pietra
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Vero, un contrasto meraviglioso!
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Sembra davvero stupendo! Non avevo mai pensato all’Armenia come possibile destinazione ma penso che mi ricrederò 🙂
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L’Armenia per me è stata fantastica, vorrei tornarci ❤
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