notte nel deserto del sahara

Una notte nel deserto del Sahara: la mia esperienza e consigli

Ho sognato il Marocco per più di un anno. Alla fine, la mia pazienza è stata premiata con un bel volo Ryanair diretto da Budapest a Marrakech. Grazie a questo viaggio ho potuto realizzare uno dei miei sogni nel cassetto: passare una notte nel deserto del Sahara. Ecco la mia esperienza e qualche consiglio per affrontare quest’avventura al meglio.

In Marocco si può accedere e passare una notte nel deserto del Sahara in due punti principali: Zagora e Merzouga. Il primo è più vicino a Marrakech ma anche più piccolo e meno scenografico, mentre a Merzouga – nel sud del paese non lontano dal confine con l’Algeria – si può godere di una vista meravigliosa. Pensate, le dune dell’Erg Chebbi arrivano fino a 150 metri di altezza.

Io e il mio compagno abbiamo scelto proprio Merzouga come nostro primo incontro con il deserto.

Dormire sotto le stelle del deserto del Sahara era uno dei miei più grandi desideri. Le aspettative sono state ampiamente superate, mai avrei immaginato di emozionarmi così tanto. La vastità che si ha davanti quando ci si trova nel deserto è immersa, ci si sente soli e piccoli piccoli di fronte a tanta maestosità.

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Le dune dell’Erg Chebbi

 

La scelta del tour operator

Io ho prenotato dall’Italia, avendo solo una settimana di tempo ho preferito andare sul sicuro. Ho dedicato diverso tempo alla scelta perché volevo optare per qualcosa che aiutasse davvero la popolazione locale e che non fosse la solita trappola per turisti o, peggio ancora, che non fosse uno di questi posti da incubo dove i dromedari vengono maltrattati. Alla fine, ho prenotato tramite il sito di Giulia Raciti. Lei è una viaggiatrice molto attenta all’aspetto etico e ha diversi contatti in loco.

Sono stata più che soddisfatta della scelta. Nonostante l’autista ci abbia portato in un paio di negozi di souvenir lungo la strada, nessuno è stato particolarmente insistente. Abbiamo avuto modo di visitare una casa berbera, di bere il tè preparato da loro, chiacchierare con gli abitanti del villaggio e con i cammellieri, quasi tutti ragazzi giovani che hanno deciso di mantenere vive le tradizioni del loro popolo anche grazie al turismo. Può sembrare altamente contraddittorio, ma se ci pensate a loro non rimane molta scelta.

La parte più bella del contatto con i nomadi berberi è stata sicuramente durante la serata. Dopo cena, a base di cous cous con carne e verdura, hanno acceso un fuoco in mezzo all’accampamento e suonato per noi. Ascoltare quelle melodie a noi sconosciute sotto il crepitio del fuoco è stato davvero magico.

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Abbiamo anche avuto modo di chiacchierare un po’ dopo il piccolo concerto, soprattutto con il primo ragazzo che vedete da destra. Ha vissuto all’estero per diversi anni credendo di non trovare lavoro in Marocco. Il fatto che ora possa vivere facendo ciò che ama – nel suo caso la musica – nel suo paese natale per lui è davvero il massimo.

Cosa portare nel deserto del Sahara

Normalmente negli accampamenti hanno tutto, dal cibo all’acqua, dalle torce a una scorta notevole di coperte. Ecco alcuni miei suggerimenti:

  • Power bank. Ricordate che nel deserto non ci sono prese di corrente. Una power bank può evitare che il vostro telefono o la vostra fotocamera vi abbandonino a metà tour. Io ho un modello che funziona a energia solare, l’ho comprata su Amazon l’anno scorso.
  • Torcia da testa. In realtà, non so quanto vi servirà. Nelle tende ci sono alcune lampade elettriche e la luce della luna di notte è così forte da illuminare tutto. Però, per sicurezza, mettetela nello zaino.
  • Acqua extra. Nell’accampamento hanno tutto, ma se non siete sicuri portatevi dell’acqua extra, nel deserto il clima è secco ed è importante rimanere idratati.
  • Crema solare. Non sembra ma qui il sole picchia parecchio. Una buona crema solare aiuta a mantenervi idratati e a evitare scottature. Io sono un po’ fissata e uso sempre la protezione 50 per il viso.
  • Salviettine umidificate. Il nostro campo aveva la carta igienica e anche un secchio per lavarsi le mani, ma niente doccia. In questo caso, potete portarvi qualche salviettina umidificata. Mi raccomando, portate i rifiuti con voi e non gettateli nel deserto!
  • Medicine. Sempre meglio avere in borsa delle medicine extra, la città più vicina è a più di un’ora di cammello.
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L’alba

 

Come vestirti per una notte nel deserto

Dipende interamente dalla stagione. Noi siamo andati in inverno e lì il grande problema, oltre al vento, è l’escursione termica tra il giorno e la notte. In generale, queste sono le mie raccondazioni

  • Mettevi i jeans. Lo so, molte persone vanno nel Sahara d’estate e fa veramente troppo caldo per indossare i pantaloni lunghi. Il pelo del cammello, però, è ruvido e ispido, rischiate di farvi seriamente male durante la “cavalcata”.
  • Pashmina/sciarpa: indossatela esattamente come vi faranno vedere i cammellieri. Vi riparerà dal vento, dalla sabbia e dal freddo invernale se scegliete questa stagione. La mia amica egiziana mi aveva consigliato di portarmi colori chiari per riflettere il sole, ma credo sia più un consiglio estivo.
  • Scarpe da ginnastica o da trekking: credetemi, vi aiuteranno molto a scalare le dune ed eviterete di perderle durante il tragitto in cammello, come nel caso delle infradito.
  • Una giacca a vento. Le notti nel deserto in autunno e inverno sono piuttosto fredde e ventose, si può arrivare anche sotto zero con facilità. Un piumino o una buona giacca a vento può fare la differenza.
  • Vestiti extra. Se siete freddolosi come me, portare dei calzini in più e un maglioncino o felpa extra. Io avevo portato anche dei leggins termici, just in case.

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    La sciarpa che ti salva il viaggio

La mia esperienza con il dromedario

La mia esperienza con il dromedario è stata altalenante. All’andata, avevo un destriero piuttosto anarchico, usciva dalla fila ogni dieci passi e si grattava il collo continuamente facendomi ondeggiare di qua e di là. Sono arrivata all’accampamento con una nausea incredibile, non sono riuscita a finire la cena – chi mi conosce sa quanto questo sia grave! Al ritorno, invece, è andata liscia come l’olio, mi sono goduta il tragitto senza problemi e soprattutto senza “mal di dromedario”.

Consiglio ricevuto da uno dei cammellieri: inclinatevi leggermente indietro con la schiena, altrimenti rischiate di sbilanciarvi troppo in avanti, soprattutto durante le discese.

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Io e il dromedario anarchico

Occhiali o lenti a contatto?

Io, ormai lo sapete, sono un’irriducibile degli occhiali in viaggio, soprattutto da quando ho comprato quelli da sole graduati. Nel deserto del Sahara, la sabbia è sottile e finissima, sembra quasi borotalco. L’avrete peremmente negli occhi, non importa quanto proviate a ripararvi. Per questo, mi sento di sconsigliarvi caldamente le lenti a contatto. O al massimo portatevi quelle usa e getta, basta togliersele e passa la paura – o meglio, il bruciore!

Temperatura nel deserto del Sahara

Come vi dicevo, dipende dalla stagione. Noi siamo andati a metà dicembre, di giorno temperature miti mentre la notte siamo scesi quasi sottozero. Fortunatamente, nelle tende ci sono diverse coperte di lana molto pesanti, adatte alle temperature ghiacciate. D’estate, invece, fa molto caldo e alcune persone preferiscono dormire fuori, direttamente sotto le stelle.

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Il nostro accampamento piccolino in mezzo al deserto. Le dune che vedete al di là dell’orizzonte appartengono all’Algeria

Avete mai passato la notte in un deserto? Vi è piaciuto?

 

36 pensieri su “Una notte nel deserto del Sahara: la mia esperienza e consigli

  1. camilla corradini ha detto:

    Sto pensando ad un viaggio in Marocco e una notte nel deserto è anche un mio grande sogno, ottimi consigli. Tu in che periodo sei andata? Che cosa sei riuscita a vedere in una settimana? credo che se la cosa andrà in porto ti ricontatterò per altri suggerimenti.

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    • Giulia ha detto:

      Sono andata dal 4 all’11 dicembre lo scorso anno. Le temperature erano le nostre primaverili diciamo. Abbiamo fatto Marrakech, escursione nel deserto 3 giorni ed Essaouira. Tutto molto bello, te lo consiglio vivamente ❤️

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  2. ingirovagandomum ha detto:

    Fare un’escursione nel deserto e dormire tra le dune e’ uno tra i miei viaggi da sogno. Mi vengono gli occhi a forma di cuore solo a pensarci… Il Marocco e’ sicuramente la meta piu’ vicina, ma mi affascina anche il deserto degli Emirati Arabi. In ogni caso credo sia davvero importante affidarsi al tour operator giusto per vivere un’esperienza davvero indimenticabile.

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  3. Silvia - The Food Traveler ha detto:

    Che racconto emozionante! E che avventura emozionante! Immagino che dormire nel deserto sia una di quelle esperienze da fare una volta nella vita – se riuscirò mai a vincere la paura degli insetti che volano quindi ti chiedo subito: ce ne sono parecchi? 😬
    Capisco bene il discorso della difficoltà nello scegliere il tour operator giusto perché troppo spesso le avventure di questo tipo sono delle vere e proprie trappole per turisti.
    Bellissima la foto dell’accampamento in mezzo al deserto 😍

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  4. Elena ha detto:

    Io ho amato il Marocco, in generale, e il Sahara, in particolare. Lo abbiamo amato così tanto da esserci tornati due volte.
    Noi lo abbiamo vissuto in estate e abbiamo avvertito in pieno la famosa escursione termica di cui tutti parlano…

    E’ un luogo magico, unico….. di una bellezza disarmante.

    Il tuo articolo mi è piaciuto molto, così come le fotografie…
    Mi hai fatto venire voglia di tornarci una terza volta…

    Elena

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  5. Anna Di ha detto:

    Leggendoti mi è sembrato di essere li con te. Anche io ho dormito una notte nel deserto, partendo da Dubai e devo dire che è stata una delle più belle esperienze che ho fatto, dromedari inclusi :). Talmente bella che voglio ritornare nel deserto e rimanerci per più di una notte… magari nel Sahara.

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  6. partyepartenze ha detto:

    Ho trascorso tre meravigliose notti nel deserto del Sahara, nel sud della Tunisia, con tende e jeep. Ne ho un ricordo incredibile. Mia figlia aveva solo 5 anni (che mamma degenere che sono!) e tutti mi hanno guardato malissimo quando l’hanno vista… In realtà è stata bravissima e ha dato del lungo ad altri viaggiatori capricciosi…

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  7. Claudia ha detto:

    Quest’anno sono stata nel deserto a Dubai e me ne sono perdutamente innamorata. Inutile dire che il tuo articolo sul deserto del Sahara mi ha fatto sognare e ora non vedo l’ora di andare anche lì

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