La parte più difficile del mio viaggio in Giappone è stata stilare l’itinerario. Così tante cose da vedere e così poco tempo disponibile. Sbirciando quache consiglio in rete, ho trovato un mini itinerario tra le Alpi giapponesi che mi ha colpito molto, mi sembrava una giusta pausa rilassante tra le varie metropoli enormi del paese. Così, ho scelto di soffermarmi e visitare tre posti in particolare: Kanazawa, Shirakawa-go e Takayama.
Ho diviso il post in tre parti, concentrandomi sulle particolarità di ogni luogo. Ecco i luoghi visitati nel mio itinerario tra le Alpi giapponesi:
Cosa vedere a Kanazawa
Cosa vedere a Shirakawa-go
Cosa vedere a Takayama

Alpi giapponesi
Kanazawa
Kanazawa è probabilmente quello che si avvicina di più a una grande città in questa zona. Noi ci siamo fermati una giornata intera, ma in realtà mi sarebbe piaciuto avere più tempo per esplorare i diversi musei. Ecco cosa vedere a Kanazawa in un giorno:
Castello di Kanazawa
Come molte strutture in Giappone, anche il castello di Kanazawa fu distrutto e ricostruito diverse volte nel corso dei secoli, l’ultima modifica ai primi anni del 2000. Nonostante la mano recente, il castello è una struttura imponente, in passato si diceva avesse addirittura al suo interno “1000 tatami”. L’ingresso è a pagamento (400 yen) ma i giardini si possono girare gratuitamente.

Il castello di Kanazawa
Kenroku-en
Questa meravigliosa oasi di pace viene definito uno dei giardini zen più belli e famosi di tutto il Giappone. Come dargli torto, una passeggiata in questo parco infonde un senso di tranquillità e calma, perfetta per trovare il proprio equilibrio dopo giornate passate nelle grandi metropoli.
Ingresso: 310 yen, circa 3€

Il giardino Kenroku-en
Mercato Omicho
So che sembrerà strano visto il contesto delle Alpi giapponesi, ma Kanazawa si affaccia sul mare. Per questo, ogni mattina, il porto rifornisce il mercato Omicho di pesce fresco e alcune bizzarrie marine che ho visto solo là. All’interno, il forte odore salmastro ci fa capire che qui si trovano prevalentemente prodotti ittici. Nonostante sia a tutti gli effetti un posto turistico, ho visto molti locali mangiare ai vari banchi. Ovviamente, ci siamo fermati anche noi, sparandoci un bel sashimi fresco.
Nagamachi e Higashi Chaya
Il quartiere Nagamachi un tempo ospitava le case dei samurai di medio e alto livello durante il periodo feudale. Il quartiere ha delle strade a forma di “T” e “L” con molti vicoli ciechi proprio per impedire le vie di fuga e aumentare la sicurezza. Alcune delle casa sono private, mentre altre aperte al pubblico.
Higashi Chaya, invece, si trova leggermente fuori dal centro ed era il quartiere delle geishe. Vi dirò la verità, non mi ha fatto impazzire perché l’ho trovato davvero troppo turistico e affollato, era quasi impossibile camminare. Molto più bello è Gion a Kyoto.

Il muro di cinta che divide il quartiere dei samurai
Se avessi avuto più tempo, mi sarebbe piaciuto fare un giro al Museo di Arte Contemporanea del XXI secolo. Purtroppo, per mancanza di tempo, ci siamo solo aggirati per il giardino, scattandoci qualche selfie con le opere esposte all’esterno.

Selfie con tanto di zainone sulle spalle
Come arrivare e come muoversi a Kanzawa: Noi siamo arrivati da Tokyo con lo Shinkansen, avendo il Japan Rail Pass. Per muoversi se si ha il pass c’è un comodo bus della JR che porta proprio davanti alle attrazioni principali. Gli orari sono in stazione.
Shirakawa-go
Shirakawa-go è una vera chicca, penso sia uno dei luoghi che ho amato di più in Giappone. Protetto dalle maestose Alpi giapponesi, questo villaggio storico è famoso per le sue case peculiari in stile gasshō-zukuri. Sono normalmente costruizioni a tre o quattro piani caratterizzate da un tetto spiovente in paglia, che ricorda due mani giunte in preghiera. La paglia e la forma particolare proteggone le abitazioni dalle abbondanti nevicate e dal gelo invernale. Lo spazio dentro è davvero tantissimo, pensate che in un’abitazione vivevano fino a 20-30 persone!

Le bellissime abitazioni di Shirakawa-go
Le abitazioni, oggi patrimonio UNESCO, hanno circa due secoli e fino agli settanta tantissimi abitanti si guadagnavano da vivere allevando bachi da seta. Oggi molte case sono aperte al pubblico, come la casa-museo Wada House, mentre altre rimangono abitazioni private – un po’ come a Kanazawa.

Il villaggio dall’alto
Come arrivare a Shirakawa-go: bisogna prendere un bus della linea Nohi Bus da Takayama o Kanazawa. In rete si può trovare facilmente l’orario e il costo. Purtroppo il Japan Rail Pass non comprende questa tratta.
Takayama
Takayama è stata forse la parte più turistica del viaggio. Sebbene le premesse possano sembrare un po’ caotiche, la città offre una pace e una tranquillità incredibili, sembra impossibile pensare che qui vivano più di 90mila persone.
Abbiamo dedicato a questa cittadina una mezza giornata, ecco cosa siamo riusciti a vedere in Takayama in questo breve lasso di tempo:
Sanmachi Suji
Il quartiere tradizionale di Takayama, con case di legno dalla forma tipica della zona. Oggi la maggior parte delle abitazioni ospita negozi di souvenir e altre attrazioni per i visitatori, per questo vi dicevo che forse questo posto ha perso un po’ di autenticità.

Takayama
Distillerie di sakè
Non potete andar via da Takayama senza aver assaggiato il sakè. La città, infatti, pullula di distillerie che offrono degustazioni per provare il famoso vino di riso. Il sakè di Takayama è particolarmente famoso per due motivi: viene prodotto con acqua di sorgente alpina e viene utilizzato un riso tipico di questa zona, che dà alla bevanda un sapore equilibrato ma deciso.
Ovviamente, non ci siamo fatti mancare una degustazione. Siamo entrati in una distelleria a caso dove si potevano provare più di 10 tipi con 300yen, circa 3€. Nel quartiere storico ci sono diversi posti dove provare il vino di riso, si riconoscono da una palla costituita da rami intrecciati posizionata davanti la porta d’ingresso.
Tempio Hida Kokubun-Ji
Ma quanto sono belle le pagode? A me lasciano sempre di stucco, hanno un fascino magnetico e riescono a farti sentire piccolo piccolo. Questa pagoda è più piccina rispetto ad altre che ho visto in Giappone – “solo” tre piani, gli altri sono andati distrutti in un incendio – ma è riuscita lo stesso a lasciarmi a bocca aperta.
Higashiyama
A Takayama ci sono vari percorsi da fare a piedi nella natura, con diversi gradi di difficoltà. Io e il mio compagno abbiamo scelto questo, passando tra templi, cimiteri e natura selvaggia. Dopo un po’, però, siamo tornati indietro principalmente per due motivi: stava iniziando a fare buio e abbiamo visto un cartello “attenzione agli orsi”. Vi consiglio di andarci durante la giornata, per poter immergervi nella foresta e scappare dal caos cittadino il più possibile.

Uno dei templi di Takayama
Alpi Giapponesi: luoghi da non perdere
Tra Kanazawa, Shirakawa-go e Tokyo, c’è un altro luogo interessante dover poter pernottare in uno degli alloggi che varrà sicuramente il viaggio. Si tratta del villaggio di montagna Yudanaka, remoto quanto basta per regalare un’atmosfera unica da tuffo nel passato. Il consiglio è di fermarsi in un ryokan, un alloggio tradizione con annessa onsen, la sorgente geotermale con acqua bollente dove riscaldarsi nei lunghi inverni o rilassarsi dopo una lunga scarpinata.
Yudanaka, inoltre, è un ottimo punto di apoggio per il Jigokudani Monkey Park, il parco con tanto di onsen dove i macachi giapponesi fanno il bagno e si rilassano tra i fumi della sorgente geotermale.
Se siete interessati a questa meta, vi rimando al post di Valeria su Yudanaka e come raggiungere il Jigokudani Monkey Park.
In Giappone ti rispondo entrambi 😉 Itinerario fichissimo, Giulia…Mi piacerebbe tornare anche solo per vedere quelle case col tetto di paglia nel villaggio storico…O quel giardino zen ♥
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A chi lo dici, io vorrei già tornarci ❤
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Io sono assolutamente più a favore della montagna che del mare, quindi queste mete sarebbero perfette per me! Poi il Giappone è un paese talmente lontano e come forse ti ho già detto faccio fatica a immaginarmelo perché è così diverso da tutto. Da qualche settimana mi capitano sotto gli occhi tantissimi post sul Giappone e a questo punto sto iniziando a pensare che sia un segno chiarissimo…
Ecco però forse gli orsi mi frenano un po’ 😱
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Ahah gli orsi per fortuna non li abbiamo visti, quindi vai tranquilla 😀
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Mai stata in Giappone ma ti sto invidiando 😛 oltre al fatto che poi hai scelto dei luoghi fuori dalle tappe comuni e che solo a vedere queste immagini con villaggi storici, alpi e tanto verde mi vengono gli occhi a cuoricino. Sicuramente anche io come te apprezzerei tantissimo Shirakawa-go, con quelle casette e i laghetti- (o risaie?) che lo rendono un po’ come il nostro Trentino in stile orientale!
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Sono delle minirisaie, penso siano private 🙂 vero, è davvero un luogo unico
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Adoro i villaggi montani, mentre penso che dopo aver visto una grande città Giappone, come Tokyo, sarei già felice ma satura… il tuo itinerario fa proprio per me!!
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Esatto, ci vuole uno stacco!
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E’ una zona del Giappone che amo anche io tantissimo! Kanazawa è stata oltre ogni aspettative , ho adorato tantissimo la Nomura Ke. A Takayama invece ti senti subito come trasportato in un’altra epoca 😀
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Vero, sono dei luoghi unici e stupendi!
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Sembrano molto affascinanti e credo proprio vadano inclusi in un itinerario di viaggio in Giappone. Ti sei spostata con treni e pullman?
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Sì, treni soprattutto e solo in questa zona ho preso il pullman perché non ci sono treni 🙂
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Finalmente sono riuscito a realizzare il mio sogno di andare in Giappone e me ne sono innamorata oltre ogni aspettativa. Purtroppo ho avuto poco tempo per girarlo e ho dovuto fare delle scelte quindi conto di ritornarci prima o poi è vedere magari altre regioni e prefetture. Dev’essere molto bello anche il tuo itinerario, da ciò che hai descritto mi sembrava quasi essere nuovamente lì 😍
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Ti capisco, anch’io ho dovuto fare delle scelte in sole due settimane. Ma penso proprio che in futuro tornerò!
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Ciao Giulia,
Io sto studiano di inserire queste tre tappe nel mio itinerario ed il tuo mi sembra quello a me più affine. Se ho ben capito tu hai dedicato due giorni a questi tre posti: un giorno a Kanazawa, mezza giornata a Shirakawa Go e un’altra mezza a Takayama. E’ corretto?
Grazie in anticipo
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Ciao Stefania! Esatto, diciamo che a Shirakawa-go saremmo rimasti anche di più a gironzolare tra le casette, ma eravamo vincolati agli orari dell’autobus. Kanazawa un giorno te lo consiglio perché c’è davvero tanto da vedere 🙂
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Grazie Giulia, mi sei stata molto di aiuto ed abbiamo deciso di seguire i tuoi preziosi consigli!
Stefania
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Ciao Giulia,sto leggendo con piacere il tuo itinerario in quanto a marzo andrò anche io in Giappone ed in effetti stilare un itinerario si sta rivelando abbastanza complicato perchè vorrei includere diverse cose e vorrei fosse perfetto. A tuo avviso, partendo con il primo bus disponibile da Kanazawa, è possibile riusicire a far stare in giornata shirakawa, takayama e successivo spostamento a kyoto? Arrivando anche un pelo più tardi in hotel a kyoto. Ho visto che comunque shirakawa è davvero piccolissima (penso un paio d’ore per fare alcune foto siano sufficienti) e se takayama è così turistica come dici (letto la stessa cosa anche in altri blog) magari anche qui sono sufficienti un paio di ore per farsi un’idea del posto. A quel punto verso le 4 ripartire alla volta di kyoto. Grazie mille per gli eventuali consigli!
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Ciao Giovanna! Non ricordo esattamente gli orari dei treni ma tieni in considerazione che per Takayama-Kyoto ci si impiegano circa 3 orette. Secondo me una notte a Takayama ci sta tutta e poi puoi partire con il primo treno per Kyoto come più o meno avevamo fatto noi. Siamo arrivati prima di pranzo a Kyoto (ricordo che abbiamo posato gli zaini in albergo prima di andare a mangiare) e siamo riusciti a vedere diverse cose senza fretta. Altrimenti rischi di goderti poco le Alpi Giapponesi che invece sono stupende!
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