Atene è una città che purtroppo non ho avuto ancora modo di visitare, ma ho sempre sognato di farlo. Non so cosa mi attiri in particolare, forse la storia millenaria o forse la sua atmosfera anni ’70. La capitale greca figura anche tra i miei #TravelDreams del 2017, ma non credo ce la farò quest’anno. Per questo, quando Giulio Perrone Editore mi ha inviato l’ebook di “Atene, cannella e cemento armato” di Patrizio Nissirio non ho saputo resistere e l’ho letto tutto d’un fiato.
Patrizio Nissirio, giornalista di ANSA, ama Atene e non lo nasconde affatto. Nonostante ribadisca più volte “Atene è brutta”, la passione per questa città trapela in ogni pagina. Del resto, come anticipa quasi subito, l’Atene da lui descritta è “ruvida, sensuale, sorprendente, dolcissima ed amara. Ma vera fino all’ultimo vetro rotto, o spanakopita appena sfornata”.
Una dichiarazione d’amore per una città sotto forma di romanzo non è certamente una novità letteraria, però è interessante come l’autore abbia deciso di descrivere la sua Atene, ovvero attraverso gli occhi e le parole di scrittori e poeti greci, in qualche modo legati alla capitale. Grazie alle loro descrizioni e agli aneddoti di Nissirio, ci si avventura da subito attraverso la storia millenaria di questa città, ripercorrendo le tappe principali di questo meraviglioso e variegato paese. Dallo splendore dei greci, fino all’occupazione ottomana. Dalla terribile guerra civile, passando per la spietata dittatura dei colonnelli, fino al tanto attesa ingresso nell’Unione Europa.
A un certo punto la storia tocca quel momento lì, lo scacco matto della Grecia: le famigerate Olimpiadi del 2004. Sono sicura che se potessi vedere gli occhi dello scrittore, arrivati a questo punto si velerebbero di tristezza. Purtroppo i Giochi Olimpici segnarono un punto di non ritorno nell’economia greca. Da quel momento lì, anche la storia si fa più cupa, raccontando tutti i peccati di Atene e della società ellenica.
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Tra gli scrittori citati da Nissirio, vi consiglio in particolare Màrkaris, giallista greco d’eccellenza. Ho letto diverse avventure dello scontroso commissario Charitos, sembrava quasi di vivere Atene sulla propria pelle. Nissirio non si limita a raccontare solo Atene attraverso gli occhi critici di Màrkaris e del suo alter ego letterario Charitos, ma ci narra anche in breve la biografia dello scrittore greco – nato a Istanbul – e il suo rapporto di amore/odio con la capitale greca.
Forse Atene mi attira così tanto perché un po’ mi ricorda Roma: caotica, traffico a tutte le ore, sporca, con palazzi fatiscenti e piani regolatori inesistenti, abusivismo a gogo, piena di gente a tutte le ore. Una città con più storia di quella che riesca a gestire, con un passato glorioso, un presente terribile e un futuro in declino.
“Atene, cannella e cemento armato” è un libro leggero e scorrevole, adatto per una lettura fresca sotto l’ombrellone. D’altra parte, però, questo romanzo è anche una dichiarazione d’amore verso la capitale greca che, nonostante i suoi mille difetti, è riuscita a far breccia nel cuore dell’autore.
Avete mai letto un libro incentrato su una sola città? Se sì, quale? Aspetto le vostre risposte!
Io ad Atene non ci sono mai stata e non mi è nemmeno mai particolarmente venuta voglia di andarci, è una di quelle città che non rientra nelle mie corde, almeno a pelle. Magari questo libro mi farebbe cambiare idea, chissà 😉
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Ad Atene ci sono stato due anni fa e devo dire che risulta davvero deludente. Però visitarla un po’ mi consola perché credo sia, tra le capitali europee, l’unica finora tra quelle da me visitate, ad essere più sgarrupata di Roma, città in cui vivo. Se vai ad Atene, però, non mancare una bella serata a Piazza Monastiraki, dove la movida ateniese ti coinvolge e ti fa rappacificare con la decadenza della città. E soprattutto non mancare di assaggiare la buonissima feta, magari su una bella insalata greca…. 🙂
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