Visitare Petra è un’esperienza meravigliosa, da fare almeno una volta nella vita. Ecco alcuni consigli utili per godersi il più famoso sito archeologico della Giordania senza pensieri!
Petra è uno di quei posti che mette d’accordo tutti: è difficile rimanere delusi davanti alla bellezza di una delle sette meraviglie del mondo. Ci sono, però, delle cose che avrei voluto sapere prima di partire. Ho cercato di raggruppare le domande più frequenti qui sotto, in un comodo indice per facilitare la navigazione
Come arrivare a Petra
Quando andare?
Quanto costa visitare Petra?
Quanto tempo occorre?
Come vestirsi
Cosa portare
Come muoversi
Fregature a Petra
Petra by Night: sì o no?

Come arrivare a Petra
Ci sono tre modi per arrivare a Petra: con la macchina, con i mezzi pubblici e con un taxi privato o condiviso.
Se decidete di muovervi con il trasporto pubblici, ci sono i comodi bus della JETT che collegano Amman e Aqaba direttamente con il centro visitatori. Da Amman alcuni bus partono la mattina e ritornano la sera, per offrire una visita di un giorno a Petra. Dalla capitale, i mezzi partono dalla stazione Abdali e costano 11 JOD a tratta (circa 13,50€). Ci sono anche dei minibus collettivi che vengono la metà, ma non ve li consiglio, a meno che non abbiate davvero tanto (e intendo davvero tanto) tempo a disposizione.

Il taxi da Amman è un’altra possibilità, sebbene molto più costosa. Un mezzo privato dalla capitale con tanto di autista che aspetta circa 4-6 ore viene sui 75 JOD (93€). Da Aqaba dovrebbe costare un po’ di meno, circa 50-55 JOD (60-68€).
Quando andare
Le stagioni ideali sono primavera e autunno, sia per le temperature miti sia per le ore di luce. Il sito, infatti, apre alle 6 di mattina tutto l’anno ma chiude in inverno alle 17 e in estate alle 18.
Noi abbiamo visitato Petra in inverno e tutto sommato non è andata male, sebbene l’ultima sera abbia grandinato. Fortunatamente eravamo già in hotel, ma c’è stato un bel blackout generale nella cittadina adiacente di Wadi Musa e sulle cime delle montagne circostanti ha persino nevicato. L’estate, da quello che so, è davvero torrida da quelle parti. Ricordate che Petra è circondata dal deserto.

Quanto costa visitare Petra
Se avete il Jordan Pass, l’ingresso a Petra è incluso nel prezzo. Se invece non avete optato per questo pacchetto turistico, il costo sarà un po’ altino ma vedrete che ripagherà ogni singolo centesimo speso. Qui trovate due tabelle con i costi in JOD e in Euro, una per chi soggiorna in Giordania almeno una notte (vi verrà chiesto il passaporto per controllare il timbro d’entrata) e una per chi invece vuole visitare Petra in un giorno partendo da un altro paese, di solito Israele.
Prezzi per chi soggiorna in Giordania
1 Giorno | 2 Giorni | 3 Giorni |
50 JOD (62€) | 55 JOD (68€) | 60 JOD (75€) |
Prezzi per chi visita Petra in un giorno da un altro paese
1 Giorno | 90 JOD (112€) |
In entrambi i casi, i bambini sotto i 12 anni entrano gratuitamente se accompagnati dai genitori.

Quanto tempo occorre?
Dipende da cosa volete vedere. Io suggerisco minimo due giorni, vista la differenza irrisoria tra i due biglietti. Si può visitare le attrazioni principali (Tesoro, Tombe Reali, Monastero e Tesoro dall’alto) in un giorno, ma rischiate di stancarvi troppo e non godervi appieno questa meraviglia del mondo.
In caso aveste un solo giorno a disposizione, vi consiglio caldamente di provare a raggiungere subito il Monastero. Ci si mette circa un’oretta dal Tesoro. Per me rimane la parte più bella del sito archeologico.
Come vestirsi
Non essendo un sito religioso, non ci sono particolari restrizioni. Il mio suggerimento è di vestirsi a cipolla, indossare scarpe comode meglio se da trekking e portare una sciarpa per ripararsi dal vento.
Purtroppo non ho esperienza diretta di come siano le temperature d’estate, ma, mi raccomando, copritevi la testa. I colpi di calore e le insolazioni non sono così rare da queste parti.

Cosa portare
All’interno di Petra ci sono diversi bar e chioschi dove poter rifocillarsi. I prezzi, però, non sono proprio popolari. Si può pagare anche più di 3€ per una bottiglietta d’acqua. Portatevi snack e bevande direttamente con voi. Prediligete acqua e non bevande zuccherate (ricordate che siete nel deserto e ci si disidrata in un attimo) ed evitate alimenti salati come carne secca, insaccati o cracker.
Come muoversi
A piedi! Il sito è enorme, è vero, però si può esplorare camminando più o meno lentamente. Alcuni percorsi richiedono un minimo di preparazione fisica, per esempio il trekking per il Monastero o il percorso meno battuto per raggiungere la famosa vista del Tesoro dall’alto, ma si può andare piano e/o fermarsi più volte a riposare.
Per favore, non prendete gli asini. Alcuni beduini presenti nel sito vi diranno che determinate attrazioni sono raggiungibili solo a cavallo dei poveri asinelli. Non è vero. Oltre alla questione della fregatura, queste sfortunate bestiole sono trattate malissimo, spesso anche picchiate e ferite malamente. Per quanto siano animali da soma, la loro struttura non gli permette di trasportare più di qualche decina di kg, figuriamoci uno o due turisti pigri. Diciamo no a questa barbarie e andiamo a piedi.

Fregature a Petra
Sulle possibili e potenziali fregature che si incontrano a Petra ci si potrebbe scrivere un intero manuale. Cercherò di riassumere quelle più diffuse nei seguenti paragrafi. Ovviamente non partite con i pregiudizi, i giordani sono molto ospitali e non tutti proveranno a “solarvi”. Però, come è bene fare nelle attrazioni turistiche, tenete gli occhi aperti e valutate bene qualsiasi situazione.
Finti beduini
Molti dei beduini che vedrete a Petra in realtà non sono autentici. Questo non lo dico io, ma sia le autorità giordane sia i veri beduini del deserto. Sebbene ci siano dei veri nomadi del deserto nel sito archeologico, altri preferiscono travestirsi improvvisando indumenti e trucco pesante per attirare turisti, fare foto con loro e chiedere mance esorbitanti.
Animali maltrattati
Come vi spiegavo un paio di righe più su, purtroppo gli animali, in particolare gli asini, vengono trattati male. Oltre a portare dei pesi fuori dalle loro capacità, spesso i “proprietari” li picchiano e li legano alle briglie infilando dei chiodi sotto la pelle. Molti asini, infatti, hanno abrasioni e sanguinano copiosamente. Anche cavalli e cammelli spesso subiscono lo stesso trattamento. Non è così raro vedere le povere bestiole fatte muovere a suon di sassate o frustate con cavi elettrici.
Mi raccomando, se vedete maltrattamenti non esitate a contattare le autorità del sito. Fortunatamente, la sensibilità verso gli animali sta aumentando.

Finte guide turistiche
Le finte guide turistiche abbondano a Petra. Molti vi diranno che determinati posti si possono raggiungere solo con una guida, vedi per esempio il percorso che porta alla vista del Tesoro dall’alto. Altri vi convinceranno a riporre fiducia in loro per condurvi in qualche posto speciale, normalmente segnalato sempre nelle mappe. Ecco, a meno che non abbiano la licenza in bella vista, non fidatevi. Probabilmente vi diranno due o tre nozioni imparate dai manuali e a fine giornata vi chiederanno un conto salato e spropositato.
“È incluso nel biglietto”
Nel biglietto è inclusa solo una cosa: l’ingresso a Petra. Il resto, dal giro in cavallo a un escursione random, dal cammello a qualsiasi altro tipo di attività, si paga a parte. Non credete a chi afferma il contrario.
I bambini e il lavoro minorile
I bambini a Petra proveranno a vendervi di tutto: cartoline, gingilli, percorsi alternativi ed escursioni in cammello/asino/cavallo. Alcuni sono persino abili a ripulire i turisti mentre altri coetanei li distraggono. Oltre al furto vero e proprio, vi sconsiglio caldamente di dare soldi ai bambini o di comprare gli oggettini che vendono. Per quanto possano farvi tenerezza, se volete davvero aiutarli fate una donazione a un’associazione dedicata. Alimentare la macchina della carità e del lavoro minorile fa più male che bene.
Viaggiatrici solitarie
Soffro nel scrivere questo punto, davvero, ma non posso ometterlo. Come sapete, io adoro viaggiare da sola, sebbene sia andata a Petra con il mio compagno. Purtroppo, però, ho sentito e letto molte storie di ragazze sedotte e abbandonate all’interno del sito, spesso persino derubate o aggredite. Quindi, se avete intenzione di viaggiare da sole a Petra fatelo senza problemi, ma occhi aperti!

Petra by Night: sì o no?
Un altro dilemma tipico di chi si appresta a visitare Petra: vale la pena vedere Petra by Night? Noi ci siamo orientati sul “no” sin dal principio per diversi motivi:
- Lo show si svolge solo in alcuni giorni della settimana, precisamente lunedì, mercoledì e giovedì. Bisogna quindi organizzare la propria visita a seconda di queste date prestabilite.
- Costa ben 17 JOD (21€) e non è inclusa nel biglietto di ingresso
- Se il tempo è brutto, come nel nostro caso, si rischia solo di morire di freddo e vedere poco.
- Avevo letto più recensioni negative che positive.
Per tutti questi motivi ho deciso di non andarci, ma è un’esperienza estremamente soggettiva, quindi fate ciò che vi sentite!
Avete altre domande su Petra? Se sì, chiedetemi pure nei commenti o in privato!
Petra mi attira moltissimo, credo sia uno di quei luoghi unici al mondo che una volta nella vita valga la pena vedere. I tuoi consigli di viaggio sono preziosi! Mi rattrista molto quanto hai constatato sulle condizioni dei poveri asinelli 😦 Non c’è cosa al mondo che mi faccia infuriare di più dei maltrattamenti sugli animali!
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A chi lo dici, anche a me fa sempre rabbia!
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Petra è sicuramente uno dei posti che voglio vedere prima o poi. A dire la verità mi spaventa un po’ il tipo di percorso impegnativo per visitarla, però le tue parole mi rassicurano: con un po’ di calma e con le scarpe adatte ce la posso fare! Magari non in estate perché non sopporto il caldo.
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Guarda, io sinceramente pensavo peggio. Avevo letto alcuni post dove sembrava bisognasse scalare l’Everest. Il Monastero si fa tranquillamente, la salita verso il Tesoro dall’alto è più impegnativa, ma ho visto persone farla con i sandali (pazzi!).
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Ah quelli del trekking con i sandali! Mi è capitato di vederli in montagna dalle mie parti e mi chiedo come abbiano fatto a sopravvivere…
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Spero vivamente di poterci andare nei prossimi mesi e ti ringrazio dei consigli. Soprattutto quello che riguarda gli animali, non sai quanto odio i turisti che approfittano di queste cose. Spero di non vere maltrattamenti, perchè mi salta la vena al collo
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Anch’io, mi sale davvero il magone. Non capisco come la gente possa fregarsene
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Ottima guida, risponde bene a tutte le domande che ci si pone effettivamente prima di partire! Io ci sono stata da ragazzina, e ne conservo un ottimo ricordo! Quelle forme, quei colori, quella terra! Anche io però ero stata turbata dai tanti asinelli e cammelli che parevano proprio messi male, e dalla miriade di bambini sporchissimi che tentano di vendere qualsiasi cosa…mi avevano fatto una pena incredibile
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Vero, anche a me fanno molta pena ma purtroppo comprando oggetti da loro si peggiora solo la situazione
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Hai davvero affrontato molti temi interessanti. Soprattutto quelli delle fregature che, però, quando si viaggia un po’ si mettono in conto. Grazie di averci messo in guardia da quelle evitabili.
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Sì, però ci sono fregature e fregature 🙂 meglio evitare quelle palesi come hai detto tu
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Petra è nella mia top five, spero di poterci andare presto… e non prenderemo gli asinelli!!
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Esatto, niente asinelli 🙂
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come sempre ottimi consigli i tuoi giulia. Ho apprezzato in modo particolare che tu abbia sottolineato le possibili fregature e i maltrattamenti sia di asini che cammelli. Assolutamente cosa da non fare e non solo a Petra ma in generale. Comunque ultimamente sto leggendo davvero moltissimo su Petra e credo di non aver trovato neppure un commento positivo sull’esperienza by night! Con te ne ho avuto la conferma!
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Anch’io avevo trovato poche recensioni positive, sebbene molto entusiaste. Penso sia una scelta soggettiva. Noi quei soldi li abbiamo investiti in più cibo e narghilè 😀
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Ma poveri asinelli! 😞😞 In giro si vedono spesso questi maltrattamenti unicamente a scopo turistico e non capisco perché la gente si ostini a finanziare queste cose… Hai fatto bene a dirlo, spesso lo diamo per scontato 💚
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Esatto, non capisco come la gente possa chiudere gli occhi di fronte a tali barbarie
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Che bel post (“che bel posto” invece è un’ovvietà :D), lo consiglierò ai miei amici italiani che andranno a Petra!! (Io purtroppo non ce l’ho in programma, ma spero di riuscire a vederla, un giorno). Hai fatto benissimo a parlare delle cose che di solito non sono scritte sulle guide. Poveri animali! In effetti se chiunque veda dei maltrattamenti li denuncia alle autorità locali forse qualcosa cambia. Io farei una scenata probabilmente. Mi dispiace anche tantissimo per le donne/ragazze a cui sono successe quelle disavventure… Ma pensa un po’ te se non si può visitare in pace. 😦
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Esatto, su internet girano delle storie da brividi. Mi sembrava giusto riportarlo. Un abbraccio Lucy!
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Petra e’ una meta che mi affascina e incuriosisce molto e questo post e’ stato davvero molto utile per rispondere a tutte le cose da sapere per organizzare la propria visita.
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Ti ringrazio!
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Petra è uno dei miei sogni, un luogo mitico che spero di visitare presto, sto solo aspettando il momento giusto.
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Te lo straconsiglio!
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Grazie per tutti i tuoi consigli Giulia! Volevo chiederti la durata del viaggio in bus per raggiungere Petra. E nel caso volessi (in un futuro non prossimo purtroppo) assistere allo show notturno come funziona, ci sono strutture ricettive in zona oppure le corse di ritorno dei bus sono sincronizzate con l’evento? Mi ha colpito molto quello che hai detto sui poveri asinelli, che crudeltà gratuita quella di ferirli brutalmente! 😦 Oddio e la storia delle ragazze sedotte e abbandonate? Cioè sedotte da quei finti beduini truccati come Jack Sparrow? 😛
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Il bus Amman-Petra ci mette circa 4 ore, noi abbiamo preso quello delle 6 di mattina e siamo arrivati alle 10. Per lo show ci sono alcune strutture proprio accanto al centro visitatori (ma un po’ più care), mentre normalmente quelle a Wadi Musa – la città adiacente – organizzano il transfer se si prenota tramite loro (il trasporto è gratuito). Un taxi da/per Wadi Musa viene 5 dinari (6-7€), è una tariffa un po’ standard.
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Sì, ma alcune sedotte e abbandonate davvero, ragazze che hanno persino mandato soldi alla “famiglia” di lui e che sono tornate in Giordania per rivederlo. Per non parlare poi di chi è stata derubata e aggredita. Ci sono davvero delle storie da incubo in giro, so che può succedere ovunque ma sempre meglio riportare la realtà dei fatti
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Articolo molto interessante anche perchè sogno di visitare Petra! Grazie per i consigli davvero utili e precisi che mi segnerò senz’altro! Il capitolo “Fregature a Petra” è il mio preferito 🙂
Comunque se dovessi andare stai sicura che mai e poi mai prenderò l’asinello!!! Poverini 😦
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Poverini davvero, soffrono molto e si vede
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