Una guida su cosa vedere, dove mangiare e come muoversi ad Amman, la caotica ma interessante capitale della Giordania.
Amman è un gran caos. Un agglomerato urbano fitto fitto, pieno di automobili che sfrecciano a qualsiasi ora del giorno e della notte, costruito su ben 19 colli e abitato da 5 milioni di persone – praticamente metà del paese. La capitale giordana può essere scioccante soprattutto se non si è abituati alle metropoli.

Cosa vedere ad Amman
Parto da una piccola premessa. Amman non è una città con miriadi di attrazioni da vedere, nonostante sia la capitale di un regno. Per questo, a volte delude i visitatori. Io ho trovato la parte antica splendida, mentre il resto non mi ha particolarmente colpito. Uno o due giorni sono sufficienti per vedere la maggior parte dei punti interessanti.
Cittadella
La Cittadella di Amman è un vero crogiolo di popoli e storie. Secondo alcuni rilevamenti, infatti, l’alta collina che sovrasta la capitale giordana fu abitata sin dai tempi del neolitico. In pratica, questo luogo ha circa 7000 anni. Nonostante sia caduta in declino per molti secoli, la Cittadella oggi ospita rovine romane, bizantine, greche, omayyade e uno dei musei archeologici più importanti del paese.
L’ingresso è gratuito se si ha il Jordan Pass.

Teatro Romano
Proprio di fronte alla Cittadella, si trova lo splendido e ben conservato Teatro Romano. La struttura è ancora oggi in uso, ospita spesso spettacoli e può accogliere fino a 6000 spettatori. All’interno c’è sia il Museo del Folklore Giordano sia l’Odeon, un teatro più piccolo ma piuttosto suggestivo, soprattutto perché poco conosciuto rispetto a suo “fratello” maggiore.

Moschea del Re Abdullah
Costruita tra il 1982 e il 1989, l’enorme moschea dedicata al Re Abdullah può ospitare fino a 3000 fedeli in preghiera. Gli interni sono visitabili, l’ingresso viene 5 dinari e le donne devono coprirsi con un abaya fornito all’ingresso.
Rainbow street
Rainbow Street simboleggia la parte moderna di Amman, il luogo dove sorseggiare un tè alla menta in un rooftop bar, ammirare una galleria d’arte moderna o persino perdersi nella vita notturna della capitale il giovedì sera – il weekend giordano inizia dal quarto giorno della settimana.
Appassionati di street art, qui troverete pane per i vostri denti!

Daraj al Khala
Come l’Odeon è fratello minore del Teatro Romano, Daraj al Khala è la sorellina di Rainbow Street. Una stradina del centro di Amman piena di caffè particolari, street art e vicoli stretti e tortuosi. Di diverso da Rainbow Street ha due cose: le dimensioni e l’assenza di turisti.

Moschea Abu Darvish
Un’altra moschea dall’aspetto imponente. Costruita sulla sommità di una collina, l’edificio religioso è famoso per le sue linee bianche e nere. Gli interni non sono visitabili dai non musulmani.
Come muoversi ad Amman
Come vi dicevo, Amman è un gran caos. La città ha una struttura particolare, fatta di cerchi concentrici con una numerazione specifica – 1st circle, 2nd circle e così via. Il traffico in città, poi , è qualcosa di indescrivibile. Capita spesso di trovarsi bloccati in ingorghi e code interminabili. Inoltre, i pedoni sono abituati ad attraversare in ogni singolo spazio libero, è facile vedere persone correre da un punto all’altro senza usare le strisce pedonali.
Mezzi pubblici
La rete del trasporto pubblico ad Amman non è così facile da sbrogliare. La maggior parte degli autobus fa solo determinati tratti dentro i “cerchi”. Le fermate sono solo in arabo e spesso non è neanche così semplice localizzarle. Io sono una mezzi pubblici addicted, ma qui purtroppo ho desistito per mancanza di tempo.

Taxi
Il mezzo di trasporto che utilizza gran parte della popolazione. Sono molto economici, difficilmente una corsa verrà a costare più di 5 dinari (circa 6€), anche se vi recate dall’altra parte della città. La maggior parte delle corse in città viene circa 2 dinari, a volte persino meno. Il tassametro è obbligatorio, dite di no e scendete dalla vettura in caso qualcuno provi a fare il furbetto.
I colori dei taxi sono giallo e verde o color crema. I taxi bianchi, invece, sono condivisi. Si fermano a caricare più passeggeri possibili e spesso contrattano i prezzi invece di utilizzare il tassametro.
Uber
Uber è diffusissimo ad Amman, alcune persone lo usano quotidianamente per andare al lavoro. Non è 100% legale, alcuni hanno la licenza mentre altri operano dietro le quinte. Ho provato a prenderlo una volta sola perché avevo un codice sconto ma l’autista ha cancellato la corsa all’ultimo, probabilmente è rimasto imbottigliato nel traffico di Amman.
Dove mangiare ad Amman
Hashem
Senza dubbio il ristorante più famoso della città. Non a caso, è uno dei preferiti dal Re della Giordania, con tanto di foto all’interno del locale come testimonianza. Questo posto, inoltre, spopola tra i locali. All’interno i tavoli sono spartani, le tovaglie di plastica e non c’è un menù. Si mangia falafel (polpette di ceci), hummus, melanzane con la salsa di semi di sesamo e dei fagioli, il tutto accompagno da un pane senza lievito appena sfornato. Per un menù così – vi assicuro che le porzioni sono più che abbondanti – e due tè alla menta abbiamo pagano circa 5 JOD, 6€. Inoltre, qui ho mangiato uno dei panini con hummus più buoni della mia vita pagando meno di 1€!

Habiba
Habiba è in realtà un baracchino dove vendono una cosa sola: kunafah. Questo dolce libidinoso composto da formaggio di pecora sfuso, pistacchi e una montagna di miele e sciroppo zuccheroso è uno dei peccati di gola più calorici che potrete mai mangiare. Habiba è una vera istituzione in città, aperto dal 1947 grazie al pasticcere palestinese Al-Haj Maumoud Habibah. Vi avverto, c’è sempre – giorno e notte – una fila non indifferente!

Se avete altre domande su Amman lasciate un commento o scrivetemi in privato, risponderò più che volentieri!
Meravigliose le rovine romane! Divisa in arrondissement come Parigi? 😉 Il pane senza lievito sta diventando letteralmente il mio “pane quotidiano” lo compro abitualmente e quando provo quello normale non mi trovo più. Immagino quanto dev’essere buono gustato nel suo paese d’origine! Cioè Uber così diffuso ad Amman e dove sto organizzando il prossimo viaggio niente? 😦
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A parte per il cibo non so se Amman mi ispira così tanto da valere il viaggio!
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Ciao Giulia, ultimamente la Giordania continua a sbucarmi qua e là in continuazione, mi sta davvero incuriosendo. Sono preparata alle metropoli caotiche avendone già viste alcune nel sud-est asiatico e penso che anche Amman possa avere dei risvolti affascinanti.
Quanto tempo ci vuole per visitarla secondo te?
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Sono molto attratta dalla Giordania, è una meta che sto valutando da mesi. Il cibo, inoltre, sembra molto gustoso. 🙂
Leggendo l’articolo ho desiderato visitare Rainbow Street, mi affascinano posti del genere.
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Quando visitai la Giordania Amman fu la nostra base d’appoggio, ma tranne la cittadella con i suoi monumenti archeologici e il traffico indiavolato non vidi quasi nulla!
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