Una visita alla ex distilleria Jameson Distillery Bow St. è un ottimo modo per passare un pomeriggio divertente a Dublino e scoprire parte della storia della città.
Che viaggio sarebbe a Dublino senza provare almeno una volta il famoso whiskey irlandese? Mi sono posta esattamente la stessa domanda prima di tornare nella capitale dell’isola di Smeraldo per una breve ma intensa fuga.
Volevo visitare la distilleria Jameson Distillery Bow St. da anni. La sua storia lunga e per alcuni versi anche travagliata è legata agli eventi che hanno segnato la Repubblica d’Irlanda e la sua capitale negli ultimi secoli.
Storia del whiskey irlandese
Sebbene sia affascinata dal mondo enologico e dei distillari, ho fatto anche un corso con tanto di certificato ufficiale, non conoscevo alcune curiosità scoperte durante la visita all’ex distilleria di Bow Street. Per esempio, sapevate che la parola whiskey (o whisky, nei prossimi paragrafi vedremo la differenza) è in realtà un anglicismo? Deriva, infatti, dal termine gaelico uisce beatha, che significa letteralmente “acqua della vita”. Questo vi fa capire l’amore degli irlandesi per questa bevanda ottenuta dalla distillazione di orzo o altri cereali maltati.
Come dicevo, appunto, gli ingredienti del whiskey possono essere vari cereali (il famoso “blended”, ovvero un miscuglio) o dell’orzo maltato, il celebre “single malted”. Ma che differenza c’è tra whiskey e whisky? La prima è la grafia irlandese, mentre la seconda è quella scozzese. La guida che ci ha accompagnato per il tour, un simpatico ed espertissimo ragazzo chiamato Paul, ha detto con un sorriso che la “e” in più sta per “excellent”. La differenza, in realtà. viene dalle due parole in gaelico che indicavano “l’acqua della vita”. Anche negli Stati Uniti la versione prediletta è quella con la “e”, semplicemente perché il whiskey fu portato dagli emigranti irlandesi.

Storia della Jameson Distillery Bow St.
Jameson è oggi il whiskey irlandese più venduto al mondo, parliamo di una cifra da capogiro di più di 22 milioni di bottiglie l’anno. Nonostante sia un’istituzione dell’isola, in realtà la distilleria furono fondate da uno scozzese.
John Jameson, infatti, era nato proprio in Scozia. Si trasferì in Irlanda per ampliare il suo già esistente mercato del distillato di cereali. A lui, si susseguirono una manciata di figli e nipoti, tutti chiamati esattamente John Jameson, che portarono avanti l’azienda di famiglia espandendola e creando posti di lavoro. Ovviamente, a ogni lavoratore era concesso un bicchierino di whiskey a fine turno.
La Jameson Distillery Bow St. di Dublino fu acquistata dalla famiglia nel 1805. All’epoca, era una vera e propria “città nella città”: non c’erano solo gli adetti alla distillazione, ma anche botteghe di artigiani che lavorano il legno e il rame. Avere un posto di lavoro nell’ex distilleria significava averlo per tutta la vita e tramandarlo di generazione in generazione.
Come tutte le imprese di lunga data, anche la distilleria Jameson ha affrontato dei periodi bui. La Prima Guerra Mondiale vide un razionamento dell’orzo, ingrediente principale del whiskey, facendo crollare la produzione e di conseguenza i profitti. Subito dopo, tra il 1919 e il 1921 ci fu la Guerra d’indipendenza irlandese, dove sì l’Irlanda ottenne la tanto agognata indipendenza, ma tagliò anche molti rapporti commerciali con la Gran Bretagna. Subito dopo, ci furono altri due eventi che frenarono la crescita: il Proibizionismo americano e la Seconda Guerra Mondiale.
Fortunatamente, con la fine delle guerre e il boom economico, gli affari sono tornati a fiorire, sebbene con qualche cambiamento. La Jameson Distillery Bow St. di Dublino oggi è prettamente un’attrazione turistica e per appassionati di distillati. Dopo quasi 200 anni di onorata carriera, la distilleria vera e propria, dal 1971 si trova a nella contea di Cork, per avvicinarsi alla risorse idriche e alle fattorie che coltivano l’orzo e i cereali necessari alla produzione di whiskey.

Come visitare la Jameson Distillery Bow St.
Oggi la vecchia distilleria offre tour guidati e corsi divertenti per scoprire la storia di questa azienda fiorente e dell’antica bevanda che si dice venisse già distillata nell’antica Mesopotamia. Si passa dalla storia della famiglia Jameson all’illustrazione delle tecniche usate per produrre e affinare il sapore tipico del whiskey irlandese.
A proposito di corsi, noi abbiamo optato per una visita alternativa alla Jameson Distillery Bow St.: un corso di un’ora per imparare a fare i cocktail chiamato “Whiskey Cocktail Making Class”. Durante la masterclass abbiamo preparato (e bevuto!) tre cocktail diversi: due dal principio partendo da zero, mentre l’ultimo aiutati da un preparato fatto qualche minuto prima dalla nostra guida/bartender Paul. Trovate tutte le ricette nelle foto.

Il primo è stato di gran lunga il mio preferito: Jameson Black Barrel Whiskey Sour. Paul ci ha guidati per filo e per segno nella preparazione, strappandoci qualche sorriso e raccontandoci alcuni aneddoti su come tagliare la scorza di limone precisamente e su come aggiustare le dosi. La parte più difficile è stata sicuramente “shakerare” il composto per creare la schiumetta leggera che lo caratterizza. Il cocktail, infatti, contiene dell’albume d’uovo che crea quella spuma bianca principalmente decorativa. Se siete vegani o se non amate le uova crude, potete ometterlo senza problemi. Non è il bianco d’uovo a regalare quel sapore speciale.

Il secondo drink è un classico Jameson Crested Old Fashioned. Questa volta, per fortuna, non abbiamo dovuto agitare il tutto energicamente per creare l’effetto schiumoso. La difficoltà, questa volta, è stato gestire il freddo. Abbiamo, infatti, mescolato il composto di whiskey e altri ingredienti insieme a dei cubetti di ghiaccio . Lo shaker è diventato subito gelido e le due parti si sono attaccate tra di loro facendo pressione. Non è stato facile separare il coperchio, ma ci siamo riusciti!

Il terzo è stato un Jameson Winter Warmer Punch, graditissimo visto il vento gelido che tirava quel pomeriggio nella capitale. Paul ha preparato davanti ai nostri occhi la base, scaldandola su un fornello elettrico. In questo caso, abbiamo solo partecipato alla più che piacevole degustazione. Sfido a trovare un modo migliore per riscaldarsi durante una giornata di pioggia.

Informazione pratiche
La Jameson Distillery Bow St. offre diversi tour tra cui il classico con degustazione, un corso per creare un blend del proprio whiskey personale e la divertente ora per imparare a prepare i cocktail. Si possono prenotare tutte online scegliendo data e ora, generalmente dalle 10 del mattino alle 18 di sera.
Raggiungere la Jameson Distillery Bow St. è semplice. La via è, appunto, Bow Street. Una volta arrivati lì è impossibile sbagliarsi. Si trova dalla parte opposta del fiume Liffey rispetto alle attrazioni principali come il Castello di Dublino o Temple Bar e si raggiunge con 15 o 20 minuti a piedi. Ecco le indicazioni da Temple Bar:

Infine, una curosità: sapevate che il fondatore John Jameson era il bisnonno dell’inventore Guglielmo Marconi? La genialità scorre nelle vene della famiglia.
Post scritto con la collaborazione di Jameson Distillery Bow St., che ringrazio per l’ospitalità calorosa tipica irlandese.
Avete fatto il corso per imparare a fare cocktails? oddiooooo…adorooo 🙂 Ad Agosto se tutto si sistema saremo in Irlanda del Nord, così ci avviciniamo ed il prossimo viaggio magari (quasi sicuro) sarà a Dublino
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