Cinque quartieri da non perdere per chi ama la street art, un viaggio tra le capitali dell’arte urbana per scoprire insieme i murales più significativi.
In questo post vi racconto cinque quartieri in giro tra Europa, Medio Oriente e America Latina famosi per i loro murales colorati. I motivi dietro i murales sono molteplici: riqualificazione urbana, politica, proteste o manifestazioni artistiche.
Exarchia, Atene
Quando si parla di street art in Europa, oltre ai grandi nome Kreuzberg e Shoreditch, mi viene sempre in mente Exarchia, uno dei quartieri più celebri di Atene. Exarchia è caos urbano, anarchia, rivoluzione. In questa parte della capitale greca, infatti, è stata il fulcro di molte proteste ed è tutt’oggi uno dei quartieri anarchici più longevi d’Europa.
Il quartiere, inoltre, pullula di centri sociali e case occupate. Molti sono ex edifici abbandonati o scuole non più in uso per motivi di sicurezza e persino un ex albergo a tre stelle. Qui la street art di Atene dà il meglio di sè, esprimendosi con decorazioni per riqualificare l’area e con manifesti politici per esprimere il proprio dissenso e la vicinanza agli abitanti del quartiere.
Exarchia è un vero e proprio museo d’arte a cielo aperto, dove i muri pericolanti e gli edifici fatiscenti sono delle tele da dipingere, creando dei veri e propri capolavori urbani.

Bellavista e Barrio Brasil, Santiago del Cile
Qui, in realtà, baro un po’ perché i quartieri sono due. La scena della street art di Santiago del Cile è così viva e vibrante che vale la pena trasgredire alle regole e raggrupparli in un unica zona colorata.
Il Barrio Bellavista è come direbbero gli inglese il jack of all trades della capitale cilena, il quartiere tuttofare. Qui, infatti, oltre a vari esempi di street art si trovano anche allo stesso tempo alcuni locali alternativi, ristoranti di alta qualità, birrerie che servono solo prodotti artigianali, mercatini e bancarelle dove comprare i famosi lapislazzuli del paese e persino l’ingresso allo zoo. Inoltre, qui si trova La Chascona, una delle case-museo del poeta Pablo Neruda (le altre due sono a Isla Negra e Valparaíso. I lavori più famosi si trovano tra le vie Calle Loreto, Dardignac e Antonia López de Bello.

Barrio Brasil non è certamente una delle zone più turistiche della capitale cilena. Non ci sono monumenti, non si trova di passaggio tra un’attrazione e l’altra e non è particolarmente famosa. Nonostante le premesse, Barrio Brasil è una vera meta di pellegrinaggio per gli amanti della street art. Qui infatti si trovano alcuni lavori sorprendenti, sia di artisti locali sia internazionali.

Florentin, Tel Aviv
Florentin è tutto ciò che ci si aspetta da un quartiere hipster: murales colorati, caffè e bar arredati in maniera originale (e “instagrammabile), boutique artigianali a ogni angolo e gallerie d’arte ricavate da ex garage. Fu fondato negli anni ’20 e abitato principalmente da ebrei sefarditi provenienti dal Nord Africa, Bulgaria, Grecia e Turchia. Con il passare dei decenni, i residenti originari si spostarono e il quartiere a sud della città si impoverì sempre di più. Florentin riuscì a risorgere dagli anni ’90 in poi, grazie a un collettivo di artisti interessati in quest’area e pronti a rivalutarla.

Oggi, infatti, rappresenta la Tel Aviv giovane e vibrante, dove il multiculturalismo esiste e si può toccare con la propria mano. Alcuni graffiti sono puramente espressioni d’arte, mentre altri lanciano un messaggio politico forte, un inno alla pace e allla convivenza in una terra dove le spaccature assumono contorni dolorosi.
Tor Marancia, Roma
Sorprendemente, anche Roma ha una scena di arte di strada niente male. Quando si parla di riqualificazione urbana grazie ai murales, mi viene subito in mente Tor Marancia, alla quale ho dedicato un post separato. Questa ex borgata ha una storia triste e travagliata. Per molti anni, infatti, è stata simbolo di degrado. Negli anni ’30, questa zona era caratterizzata di baracche situate su una zona paludosa e insalubre. La tubercolosi mieteva tantissime vittime e i servizi igienici erano praticamente inesistenti. Inoltre, Tor Marancia per via della sua collocazione era soggetta a periodici allagamenti e inondazioni.
Fortunatamente, con il boom economico nel dopoguerra, la condizioni di vita cambiarono, sebbene rimase sempre una zona di case popolari e spesso con una reputazione un po’ ombrosa. Dal 2015, però, Tor Marancia è fiorita grazie alla street. Il progetto Big City Life ha portato alcuni artisti famosi da tutto il mondo, offrendo le facciate delle case popolari come tela per realizzare le loro opere. Alcune commemorano gli abitanti dell’ex come il meraviglioso “Bambino Redentore” di Seth, altri invece sono espressioni d’arte come lo splendido “Rinnovamento, maturità” di Gaia.

Shankill Road and Falls Road, Belfast
In realtà, la street art a Belfast si trova un po’ sparsa per tutta la città, ma ho scelto queste due strade perché rappresentano un pezzo di storia della capitale irlandese. Shankill Road e Falls Road si trovano nella parte ovest di Belfast, il fulcro dei Troubles, del confitto nord-irlandese che ha fatto sanguinare per anni il paese. Shankill Road e Falls Road sono vicine e tutt’ora separate dal terribile muro che spaccava in due la città, sebbene oggi non sia più controllato da guardie armate e non ci sia più il coprifuoco.
Storicamente, Shankill Road è dove vivevano i protestanti unionisti, mentre a Falls Road risiedevano i cattolici repubblicani. Camminando a West Belfast, il dolore e il peso della storia sembra farsi sempre più pesante, soprattutto scoprendo le varie storie dietro ai murales. Il più celebre è sicuramente il ricordo del parlamentare Bobby Sands, volontatario del Provisional Irish Republican Army e morto a soli 27 anni a seguito di uno sciopero della fame di 66 giorni mentre si trovava in carcere. Sands e i suoi compagni, la maggior parte deceduti durante lo stesso periodo, chiedevano di essere riconosciuti come prigionieri politici e condizioni di vita decenti nonostante la prigionia. Bobby Sands e altri voltari dell’IRA sono sepolti al cimitero di Milltown a West Belfast.

Quali sono le vostre capitali della street art preferite?
Aggiungo il coloratissimo quartiere di Mission, San Francisco, dalla radici latino americane!
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Verissimo, l’ho adorato anch’io!
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Ma sono tutti bellissimi questi murales! E ognuno con la sua storia e il suo significato.
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Vero, li ho adorati anch’io!
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Mi vergogno che da romana non abbia mai visto le opere di Tor Marancia e invece sì quelle di Belfast… 🤦♀️ Tel Aviv penso mi piacerebbe da matti… Atene la sto corteggiando da un po’… Mi ricorderò del tuo articolo per degli itinerari alternativi😉ps:pensavo di trovare anche gli splendidi murales che hai scoperto a Napoli… Ancora mi ricordo le tue foto meravigliose😍
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Atene secondo me potrebbe piacerti tanto! Io ovviamente ti consiglio tutte le città elencate. Napoli volevo inserirla ma la street art non è concentrata solo in un quartiere 🙂
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A brevissimo partiamo per uno di quelle mete che hai nominato nel tuo articolo e mi sono assolutamente segnata che devo visitare ciò che consigli…..Foto bellissime, complimenti!
Elena
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Aggiungo ovviamente Lisbona in Portogallo che ha trasformato quartieri tristi e degradati i musei a cielo aperto. E (visto recentemente) Ostenda, un città di mare del Belgio: una vera sorpresa.
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Aggiungo alla lista Shoreditch a Londra. Per il resto, conosco solo Exarchia dove tra l’altro ho mangiato benissimo in un ristorante ricavato da una vecchia scuola. A breve vedrò la street art di Tel Aviv a cui spero di aggiungere se avremo tempo anche quella del West Bank.
E poi Belfast è in cima alla mia lista per il prossimo anno!
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Alcuni pezzi di Street Art sono meravigliosi! Sono particolarmente interessata a quelli di Belfast (e Derry) per ovvi motivi. Spero di vederli presto.
In Italia c’è Cibo che seguo su instagram, cerca tutti i graffiti a sfondo nazista/fascista/razzista etc…e li ricopre con prodotti e cibi tipici italiani. Non so se lo conosci già 😆
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Ahah ma dai! Adoro! Devo assolutamente cercarlo su Instagram 😀
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La street art mi fa letteralmente impazzire. Vorrei vedere le opere a Napoli (ci sono stata giorni fa ma non avevo abbastanza tempo da dedicare all’arte di strada) e Rabat. Ho realizzato solo adesso che vivi a Budapest, wow!
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Un quartiere da considerare sicuramente è Stokescroft, a Bristol. Si tratta del quartiere dove lavora principalmente Banksy e patria assoluta della street art.
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La scorsa esate sono stata in Belgio e ci sono dei luoghi fantastici da visitare se ami la street art: Liegi, nell’Oltre Mosa e Ostenda sono i primi della lista da non perdere assolutamente. Di quelli che hai elencato invece io ho visto purtroppo solo Tor Marciana e mi sono comprata addirittura un libro che ne parla: sono rimasta folgorata da alcune opere davvero “forti”.
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Questo articolo mi ha fatto conoscere quartieri che non conoscevo assolutamente per via dei loro murales, su tutti mi è piaciuto molto quello romano di Tor Marancia, davvero notevole! Anch’io tempo fa scrissi un articolo sulla street art e, in particolare, sui murales e le loro origini. Sai che risalgono al Messico di Diego Rivera e company? 🙂
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Questo articolo mi ha fatto conoscere quartieri che non conoscevo assolutamente per via dei loro murales, su tutti mi è piaciuto molto quello romano di Tor Marancia, davvero notevole! Anch’io tempo fa scrissi un articolo sulla street art e, in particolare, sui murales e le loro origini. Sai che risalgono al Messico di Diego Rivera e company? 🙂
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Io adoro la street-art, non solo nelle più famose città del mondo, ma anche nei più piccoli e sconosciuti paesini che mi capita di visitare. Resto ferma ad osservare ogni minimo particolare e mi rendo conto che sono vere e proprie opere d’arte dei nostri tempi, ricche di messaggi ed emozioni!!!
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Adoro anche io la street art di quartieri da non perdere ce ne sono davvero molti!
Da Graffiti Alley a Toronto, a Bushwick a Brooklyn, Reno a Denver, il Plateau a Montreal, Punto a Salem, il mondo è davvero una galleria a cielo aperto. Quelli di Belfast li ho visti nel 2011 con un clima ancora un pò austero, un tour guidato in taxi con una guida che visse gli anni del caos in Irlanda del Nord. Ho visto anche quelli di Derry (ho letto anche l’altro articolo) due giorni dopo che siamo passati noi fecero scoppiare un auto bomba durante una manifestazione.
Tormarancia ha aperto le porte a Roma alla street art molto bella anche quella di Ostiense.
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Che articolo interessante!Io adoro scoprire i murales, Shoreditch la fa da padrona, ne ho scoperti di carini anche a Bruxelles, dove sono stata recentemente.
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Vero, i murales a Shoreditch sono fantastici. A Bruxelles ce ne sono diversi con Tin Tin!
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Bellissimo e super colorato questo post. Posso segnalarti anche Newtown a Sydney che vanta tantissimi murales ma la città in generale ha molta street art
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Vero, prima o poi rimedierò anche quello!
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Mi piace molto la street art, ma purtroppo non ho ancora visitato i luoghi che citi. In particolare Santiago ed il Cile tutto sono da tempo nella mia lista dei desideri. È da un po’ che non visito metropoli e fra quelle visitate non c’erano zone per la street art vere e proprie, ma solo murales qua e là. Mi sono dedicata però molto ai murales dei piccoli borghi italiani come Dozza, Rimini e tanti borghi della Calabria! Oppure mi viene in mente El Cotillo a Fuerteventura!
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Non conosco il quartiere di Fuerteventura, devo assolutamente rimediare! Grazie mille!
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Ciao Giulia,
ci siamo sentite per informazioni su Budapest.. ecco, la zona dei murales proprio di Budapest l’ho trovata meravigliosa, e l’altra che ho visto di recente è a Miami Winwood Walls, dove c’è anche una mostra con le riproduzioni dei maggiori artisti di street art, tra cui Kobra, che ha fatto opere meravigliose in tutto il mondo, anche sui marmi di Carrara.
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Che bello, adoro le opere di Kobra! Se mai dovessi trovarmi a Miami cercherà di non perderle!
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adoro la street art e molti di questi quartieri non li conoscevo. Grazie
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