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Cosa vedere a Dresda, la “Firenze dell’Elba”

Cosa vedere a Dresda, l’elegante città della Sassonia del passato doloroso conosciuta anche come la Firenze dell’Elba per il suo splendore architettonico e la sua storia che attraversa i secoli.

Dresda è stata la seconda tappa del mio Interrail alternativo in Germania. Sono partita da Lipsia con un bel sole invernale caldo – nonostante fuori ci fossero 0 gradi – e sono giunta a Dresda con la neve e il fiume Elba quasi ghiacciato. E dire che ho fatto “solo” 120 km! Ecco la mia guida personale su cosa vedere a Dresda, affascinante città della Sassonia conosciuta anche come “La Firenze dell’Elba”.

Altstadt, la città vecchia di Dresda

Dresda, un po’ come Budapest, è divisa in due parti dal fiume Elba: Altstadt, letteralmente città vecchia – che in realtà è la zona più recente – e la Neustadt, città nuova, che invece è la più antica. Il motivo di questa apparente confusione è in realtà molto triste: durante la Seconda guerra mondiale, i bombardamenti aerei degli Alleati rasero al suolo circa il 90% del centro storico di Dresda. Grazie alla volontà di ferro dei tedeschi, la città venne ricostruita seguendo il piano originale, proprio come Norimberga. Purtroppo, però, alcune parti del centro storico sono andate perdute per sempre.

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L’elegante fiume Elba

Zwinger

La struttura più famosa della città vecchia è indubbiamente lo Zwinger, un complesso barocco eretto tra il 1709 e il 1710 e ricostruito dopo la Seconda guerra mondiale. Se amate questo tipo di architettura, non perdetevi una visita a Dresda. Io non sono un gran fan del barocco e delle sue decorazioni pompose, però devo dire che lo Zwinger ha il suo fascino. I tedeschi sanno essere rigorosi e sobri anche quando è lecito esagerare.

D’estate i giardini dello Zwinger diventano un tripudio di fiori colorati e fontane rigogliose. Io, ovviamente, sono andata a gennaio, trovando neve e acqua ghiacciata. In fondo, però, la visita mi è piaciuta ugualmente. L’ingresso ai giardini è totalmente gratuito, la visita al complesso intero viene circa 12€.

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Frauenkirche

Un altro monumento iconico e simbolico è la Frauenkirche, anch’essa in stile barocco. Questa chiesa, rimasta allo stato di rudere per ben 45 anni, è diventa ormai l’emblema della ricostruzione della città. Solo negli anni ’90, a seguito della riunificazione tedesca, si decise di ricostruirla. Fu terminata nel 2005. Ti consiglio di dare un’occhiata a questa galleria, le immagini fanno accapponare la pelle, ma servono a capire tante cose.

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Terrazza di Brühl

Un altro luogo da non perdere nell’Altstadt è la Terrazza di Brühl, realizzata tra il 1738 e il 1739 per volere del conte von Brühl. Si tratta di un complesso architettonico, con tanto di giardini e balcone in dotazione, affacciato direttamente sul fiume Elba. Il balcone sul mondo, come amava definirla Goethe.

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Durante i secoli la Terrazza di Brühl venne modificata sostanzialmente, aggiungendo una scalinata, una biblioteca e demolendo persino un palazzo. Non si può dire che Dresda sia una città immutata nel tempo!

Neustadt, la città nuova di Dresda

Dopo aver visitato la sua anima storica e barocca, passiamo all’anima hippie e artistica di Dresda, la Neustadt. Questa parte della città è piena di gallerie d’arte, vicoli segreti colorati, palazzi decorati con murales, caffè alternativi dove fermarsi a bere un’ottima birra artigianale o una cioccolata calda bollente. La sera, ovviamente, questa è la zona dei locali notturni e dei ristoranti migliori.

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Antico e moderno a Dresda

Pfunds Molkerei

Un’altra chicca da tenere in considerazione nella Neustadt è la latteria Pfundsmolkerei, realizzata alla fine del XIX secolo e decorata in stile neo-rinascimentale. L’interno è un po’ sfarzoso, forse a volte anche troppo, però credo proprio che lo scopo delle decorazioni, ideate dallo stravagante lattaio Paul Gustav Leander Pfund, sia di lasciare a bocca aperta lo spettatore. Credetemi, ci è riuscito perfettamente.

La storia della latteria, però, non è certamente tutta rosa e fiori: sebbene sia scampata per miracolo ai terribili bombardamenti del 1945, durante gli anni ’70 venne statalizzata dalla Repubblica Democratica Tedesca e dovette chiudere i battenti. Con la riunificazione tedesca e la caduta ufficiale della DDR, negli anni ’90 la Molkerei riprese finalmente vita, diventando sia un’attrazione turistica sia un luogo dove acquistare formaggi freschi d’alta qualità e ceramiche.

La visita è gratuita, ma all’interno della Pfunds Molkerei non si possono fare fotografie.

Kunsthofpassage

Il Kunsthofpassage è una vera tappa obbligata per gli amanti della street art e dell’arte contemporanea. Si tratta di un insieme di colorati cortili interni da scoprire, ognuno con delle decorazioni dipinte a mano rigorosamente a tema, come il cortile delle creature mitiche, il cortile degli animali e quello delle metamorfosi.

L’installazione più famosa e senza dubbio il Funnel Wall, il palazzo che suona quando piove. Si trova nel cortile degli elementi ed è diventato in poco tempo uno dei simboli della Neustadt di Dresda. Ideato dai designer Christoph Rossner e Andre Tempel e realizzato dalla scultrice Annette Paul, una degli inquilini del palazzo, il Funnel Wall grazie a un sistema di tubi e grondaie trasforma il rumore della pioggia in musica.

palazzo suona quando piove dresda

Se il concetto ti ricorda vagamente la celebre Hundertwasserhaus di Vienna, sei sulla strada giusta: anche il progetto Kunsthofpassage nasce per rivalutare e valorizzare un’area della città meno conosciuta e in passato meno curata.

I semafori di Dresda

A Dresda, così come a Lipsia e Berlino, i semafori hanno una particolarità. L’omino rappresentato, infatti, è totalmente diverso. Questo simpatico figurino si chiama Ampelmännchen (letteralmente: uomo del semaforo) e dopo la caduta del muro è diventato un vero oggetto di culto per i nostalgici della Germania dell’Est e per i turisti. A Berlino, poi, è una vera e propria icona, si trovano ovunque souvenir raffiguranti il mitico Ampelmännchen. L’avete mai visto?

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Omino del semaforo. Photocredits: Zanaguara – Flickr

Come avrai probabilmente capito, Dresda mi è piaciuta molto. Pur non essendo la mia città tedesca preferita – il podio spetta sempre a Lipsia, Berlino e Amburgo – ma vale la pena, se non altro per toccare con mano una porzione di storia della Germania.

26 pensieri su “Cosa vedere a Dresda, la “Firenze dell’Elba”

  1. Francesca ha detto:

    Dopo essere stata a Berlino e aver visto per la prima volta l’Ampelmännchen, faccio sempre attenzione ai semafori: tipo a Vienna con il rosso c’è una coppia abbracciata e quando scatta il verde la coppia cammina mano nella mano; mentre in Islanda, ad Akureyri, quando scatta l’alt c’è un bel cuore rosso. La trovo una cosa molto carina 🙂

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  2. L'OrsaNelCarro Travel Blog ha detto:

    Ho visto la galleria di foto, com’era bella prima! Peccato che sia stata completamente distrutta 😦 Però la ricostruzione è venuta bene, la Terrazza di Brühl dev’essere bellissima! Sono andata anche a vedere le immagini della latteria (si sono curiosa 😉 ) ed è davvero un bel colpo d’occhio tutta quella ceramica, sembrano maioliche vero?
    Semafori? Cosa sono i semafori? Da noi al sud non se ne vedono hahahah scheeeeerzo!
    Un saluto!

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    • Giulia ha detto:

      Ahah un’altra frase da aggiungere nelle “cose da non dire a una persona del sud”: ma è vero che da voi i semafori non esistono? 😀
      Sì, la latteria è un bel colpo d’occhio, le decorazioni sono belle ma a tratti un po’ troppe sfarzose per i miei gusti. Però merita decisamente una visita. Ciao, buona giornata!

      Piace a 1 persona

  3. Meridiano307 ha detto:

    Non conosco assolutamente la Germania ed onestamente non avevo mai considerato Dresda come una meta turistica. Un minuto di pentimento per me! Proprio per questo ho letto con mooolto interesse il tuo post..grazie per avermela fatta conoscere

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  4. inworldshoes ha detto:

    Ho un rapporto un po’ strano con la Germania: non mi attira mai. Tranne per i castelli e la foresta nera. Quella zona mi attira molto. Ma Dresda sembra davvero una perla da non perdere! Grazie per averne parlato! ❤

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  5. Il Miraggio - consigli di viaggio e di arte ha detto:

    Dresda, una bellissima città! Pensa che nel lontano 2006 ci ho vissuto per 3 mesi perché avevo fatto un corso di tedesco tramite l’università.

    I luoghi che ho adorato di più sono stati lo Zwinger e il Kunsthofpassage. Mentre quando ero più malinconica, andavo sempre sull’Elba al tramonto per ammirare lo skyline che diventava sempre più bello.

    Peccato che non ho conosciuto Dresda con la neve: io ci ho vissuto da agosto ad ottobre e quando ci sono ritornata per una tocca e fuoga due anni fa, era piena estate!

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