Eccomi qua, tornata alla base. Come avrete probabilmente letto sulla mia pagina Facebook, il viaggio tra Georgia e Armenia è stato davvero fantastico. Della Georgia avevo già avuto un’infarinatura lo scorso anno, mentre era la prima volta che mettevo piede sul suolo armeno. Ho lasciato decantare le mie emozioni e impressioni per qualche giorno, prima di metterle nero su bianco. Inizio a raccontarvi di Tbilisi, eclettica capitale della Georgia.
Ecco la mia guida su cosa vedere a Tbilisi.
Questa volta, al contrario di Bangkok, abbiamo prenotato l’albergo in pieno centro, dietro il vecchio parlamento (nonostante Tbilisi sia la capitale, il parlamento si trova a Kutaisi), a pochi metri da Piazza della Libertà. Al centro della piazza, si trova un obelisco con la statua di San Giorgio intento a uccidere il drago. Sembra che il nome della nazione sia dovuto proprio a lui, nonostante i georgiani chiamino il proprio paese “Sakartvelo“. Da qui, inoltrarsi nell’old town è facilissimo.
Basta prendere una delle piccole vie adiacenti alla piazza per venire catapultati in un altro mondo. Se la piazza sembrava quasi austera, con i suoi palazzoni grigi importanti, qui troverete il calore e il caos georgiano, stradine disastrate, alberi e radici ovunque, case bellissime con dei balconi eleganti e colorati ma fatiscenti e pericolanti, piccole panetterie dall’odore irresistibile, murales e street art come se piovesse.

Tbilisi e le sue abitazioni particolari
Una volta giunti nel cuore della città, una delle attrazioni da non perdere è sicuramente la fortezza di Narikala. Si può raggiungere sia a piedi facendo una piccola scarpinata in salita sia con la funivia, situata dall’altro lato del fiume (costo: circa 0,35 euro). Questa enorme fortificazione è il simbolo della città, svettando imperante su tutta la capitale. La fortezza è molto antica, risale al VI secolo d.C., ma purtroppo non è arrivata fino a noi in buone condizioni. È stata inizialmente distrutta da un forte terremoto, poi da un fulmine e successivamente demolita. All’interno del complesso, sorge una chiesa ortodossa, costruita negli anni ’90 grazie ai fondi di un privato. Se vi piace arrampicarvi, Narikala è il posto che fa per voi: potete salire sulle torri più alte e camminare su quelle che una volta furono le mura. Io, che ho paura delle altezze, ho preferito godermi il panorama:

Vista della città dalla fortezza Narikala
Non lontano dalla fortezza, dopo aver prontamente evitato dei loschi figuri con delle (povere) scimmiette vestite da Babbo Natale in braccio, ci siamo diretti verso la Madre della Georgia, una statua in alluminio di 25 metri, raffigurante una donna con in mano una spada e una coppa di vino. I due oggetti simboleggiano il carattere dei georgiani stessi: bevi e accogli il tuo amico, ma distruggi senza pietà il tuo nemico. Il ragazzo che ci ha guidati con il suo Free Walking Tour (ve lo raccomando!) ci ha dato un’altra simpatica spiegazione: “Bevi o muori!” riferendosi alla grande ospitalità georgiana, impossibile avere il piatto o il bicchiere vuoto.
Una volta scesi, abbiamo attraversato il fiume per visitare l’impressionante chiesa di Metekhi, costruita su una roccia. Accanto a questo spettacolare edificio si trova Rhike Park. Il parco è molto bello, ricco di simpatiche statue e costruzioni moderne (tra cui una progettata dall’italiano Fuksas) ma… totalmente abbandonato! L’erba cresce incolta su alcune opere, i due tubi di Fuksas, destinati a diventare una sala concerti, hanno i vetri rotti e pieni di polvere. È un peccato, Rhike potrebbe essere davvero un luogo originale, il moderno a pochi passi dall’antico, ma purtroppo per mantenere una struttura del genere ci vogliono fondi e la Georgia non naviga esattamente nell’oro.
Nel parco si trova anche anche il Ponte della Pace, progettato dall’architetto italiano Michele de Lucchi. È un passaggio strettamente pedonale, la sera pieno di luci colorate, rappresentando così un dialogo tra la vecchia e la nuova Tbilisi.

Una delle bizzarre statue a Rhike Park
Altro luogo da non perdere sono i famosi bagni di zolfo sotterranei. Anche se decidete di non entrare (a tal proposito, avete letto la nostra disavventura?), vi consiglio di fare un giro tra le cupole e tra i cespugli tondeggianti, ne vale davvero la pena.
Non lontano dai bagni Abanotubani, si trova un vero e proprio gioiellino. Si tratta di un quartiere dentro il quartiere, a pochi passi dalla moschea. Sembra quasi di trovarsi in un borgo, con balconi ovunque, strade strette e casette colorate. Continuando per questo percorso, si sbuca direttamente davanti a una cascata, nel bel mezzo della città! Non fatevi ingannare dalla bellezza, questa piccola gemma naturale si trova proprio sulla sorgente sulfurea diretta ai bagni sotterranei, l’odore di uova marce è garantito (anche se a me sinceramente l’odore dell’acqua sulfurea piace)!

Le cupole dei bagni
Uno dei miei luoghi preferiti della città è senza dubbio il teatro delle marionette. Progettato dall’artista georgiano Rezo Gabriadze, l’edificio sembra uscito da una favola, è bellissimo girare l’angolo e vedere questa torre apparentemente traballante e senza senso, piena di colori e di vita. La struttura sembra quasi costruita con tante scatole piene di balocchi poste una sopra l’altra in maniera grossolana. A ogni scoccar dell’ora, spunta un romantico angioletto dall’orologio. In cima, si trova un albero di melograno, uno dei frutti più amati in Georgia. La base della torre è costellata da mattonelle colorate, dipinte a mano da Gabriadze stesso.

Teatro delle marionette
Last but not least, vi consiglio altri due luoghi particolari: il giardino botanico, un enorme parco dove troverete di tutto, da piante particolari a un giardino zen giapponese. L’entrata costa 2 lari, poco meno di un euro. Il secondo posto è la torre TV, posta su una collina. Purtroppo non siamo andati per via della nebbia, avevamo paura di fare un viaggio a vuoto. Ma la vista da lassù deve essere davvero magnifica!
Spero vi sia piaciuta questa mia guida di Tbilisi ma soprattutto spero di avervi messo la pulce nell’orecchio e invogliato a visitare questa città eclettica. A me, inutile ripeterlo, è piaciuta tantissimo.
Siete mai stati in una città piena di vita e colori? Aspetto le vostre risposte!
Da come la descrvi, Tbilisi mi ricorda un pò Budapest, non so perchè, forse per via della fortezza e dei bagni….!
Quel tetatro delle marionette è bellissimo!!!!! 🙂 🙂
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Ahah vero, hanno qualcosa in comune, ma Budapest è più austera e imperiale, Tbilisi più allegra e scanzonata 🙂
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Ciao Giulia!
Splendido reportage! Ammetto che la Georgia mi affascina moltissimo: spero di avere l’occasione di visitare questa zona del Caucaso!
Riguardo alle città colorate, un po’ banale forse, ma mi viene in mente Barcellona, grazie all’estro creativo di quel genio che fu Gaudì!
Claudia
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Vero, Barcellona è coloratissima 🙂 Grazie mille, un abbraccio!
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Bellissima guida per un territorio a me del tutto sconosciuto. Ammetto che grazie alle tue foto e racconti lo sto rivalutando molto. Ciao Giulia, un abbraccio.
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Grazie mille, un abbraccio anche a te!
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Già le foto su Instagram dei giorni scorsi mi avevano incuriosita, e ora questo post fa ancora aumentare la mia curiosità nei confronti di questi paesi di cui conosco praticamente nulla.
Bellissimo il teatro delle marionette, ricorda un po’ il cappellaio matto!
Bentornata 🙂
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Vero, sembra uscito direttamente da Alice nel paese delle Meraviglie 🙂 grazie mille, stavolta è stata dura tornare! Un abbraccio!
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Il teatro delle marionette è pazzesco! io non conoscevo proprio nulla di questa città quindi è bello poter scoprire qualcosa in più grazie ai tuoi racconti!!! Sembra veramente un posto ancora lontano dal turismo, vero, bello. 🙂
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Ma che cose originali che ci sono da vedere!!! Bellissime!
Adesso vado a leggere della vostra disavventura!
ah…. bentornata! 🙂
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Grazie mille 🙂 Vero, Tbilisi è senza dubbio originale!
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In ritardo ti dico bentornata! Mi aggiungo al coro degli apprezzamenti sul teatro delle marionette! Davvero un edificio insolito, io starei a guardarlo per ore 😀
Ho letto del bagno nudi… “ma come fa a non essere imbarazzante una cosa imbarazzante anche senza imbarazzarsi?” hihihiih 😉
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Grazie cara! Diciamo che il vapore presente nella cabina e il fatto che per forza di cose fossi senza occhiali (come se anche gli altri fossero orbi come me) sono stati di grande aiuto per superare l’imbarazzo 😀
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Ecco, mi hai fatto venire ancora più voglia di visitare la capitale georgiana con questo tuo post!! Posso chiederti da dove sei partita?
Io quando penso ad una città colorata penso alla Polonia, le piazze di Poznan e Wroclaw sono un susseguirsi di edifici bellissimi e sgargianti.
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Sono partita da Budapest, la mia città. Ci sono dei voli low cost per Kutaisi, in Georgia. Da lì abbiamo preso un autobus diretto per Tbilisi, avevamo già visitato l’anno prima la parte occidentale del paese 🙂
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Giusto, avevo letto che abiti a Budapest!
Dall’Italia ho paura non sia così semplice arrivarci, a meno che non si abiti nei dintorni di Milano. Proverò 😉
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Da Milano ci sono dei voli low cost per Kutaisi, da altre città purtroppo non saprei. Un mio conoscente da Roma aveva pagato 150€ a/r, non è proprio low cost ma neanche tantissimo per la Georgia. Anche perché poi lì spenderai veramente pochissimo 😀
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Ho attraversato Tblisi così di fretta, e presa dai problemi alla gomma della mia moto, che non me la sono goduta per niente. Dovrei proprio tornare, e viverla come merita!
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Peccato perché è una città stupenda!
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